Supponiamo che sia possibile scegliere, ad esempio, il modo di guardare.
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Supponiamo che sia possibile scegliere, ad esempio, il modo di guardare. Supponiamo di potervi liberare, anche per un attimo, dalla tirannia dei social network che impongono non solo cosa guardare e di cosa parlare, ma anche come guardare e come parlare. Quindi, supponi di guardare in alto. Molto in alto: dal più vicino al locale al regionale al nazionale al globale. Lo vedi? È vero, un caos, un pasticcio, un disordine. La quinta parte del testo che annuncia il viaggio delle zapatiste e degli zapatisti nei cinque continenti per il prossimo aprile |
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Questo è il tempo dell’impotenza. Sono nel buio gli scienziati, sono nel buio i governi, siamo nel buio tutti. Intanto vediamo un mondo sprofondare. Siamo arrabbiati per l’impotenza e per la perdita di libertà, tuttavia il problema è un altro: la nostra estraneità all’ombra e al buio ci rende ciechi e impauriti, scrive Paolo Mottana, occorre invece abituarsi a muoversi nell’ombra e recuperare il senso del limite |
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Non basta attendere il vaccino. Non basta neanche pensare alla ricerca scientifica come qualcosa di indifferente alle visioni del mondo di chi la fa. E non basta più neanche parlare di pandemia, sarebbe più corretto ragionare di sindemia, perché occorre tenere conto dell’emergenza sanitaria ma anche degli effetti sulla società nel suo complesso. Di certo, non tutte le classi sociali … |
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Ti rinchiudono in casa ma puoi anzi devi uscire per andare a guadagnare soldi, magari imbarcandoti su un mezzo stipato all’inverosimile per una questione di soldi. Se ti dice male ti becchi il virus e non trovi neanche un letto in ospedale perché non sono stati stanziati abbastanza soldi. Certo, i soldi hanno un valore, il problema è che sono diventati un valore. È una cosa molto diversa. Di certo il sistema sta mostrando tutti i suoi limiti. Abbiamo bisogno di imparare a stare bene con meno cose e abbiamo bisogno che nessuno sia lasciato solo. “Il mondo è cambiato, le nostre vite sono cambiate – scrive Marco Arturi – Dovremmo cominciare a capire che non può essere un contratto o un fatturato a definirci…” |
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Conflitto e società della cura: oltre il dominio del profitto |
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Come nel gioco dell’oca la pandemia ci riporta al punto di partenza |
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Dal reddito di base alla patrimoniale. Di questo occorre discutere |
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Un master per pensare e progettare i processi di trasformazione |
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La scuola fuori dall’aula è sempre più necessaria, non accessoria |
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Gioco e attività all’aperto per affrontare i disturbi dell’apprendimento |
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Cronaca di una grande marcia popolare indigena al tempo della pandemia |
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Quando la morte diventa un fatto mediatico, spettacolo o pura statistica |
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L’Europa, l’Italia e il traffico legale di armi. Si può ancora essere credibili? |
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Quando la violenza fascista entra nei gangli della vita sociale è già tardi |
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Vince la grande protesta: niente sgombero per il Refuge Solidaire |
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Benvenuti ovunque, testata interna a Comune, dedicata al migrare e all’affermazione della libertà di movimento, è curata con la Rete dei Comuni Solidali. È possibile iscriversi alla Newsletter di Benvenuti ovunque cliccando qui |
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