Il killer è stato un mercenario di nome Matteo Renzi, ma la mano che l’ha armato è fatta di tutta quella schiera di benpensanti, delle grandi e piccole consorterie economiche, delle logge massoniche, della finanza italiana ed europea […].
UNITI CONTRO IL GOLPE
Il governo Conte è stato rovesciato, organizziamo la protesta
Il killer è stato un mercenario di nome Matteo Renzi, ma la mano che l’ha armato è fatta di tutta quella schiera di benpensanti, delle grandi e piccole consorterie economiche, delle logge massoniche, della finanza italiana ed europea, delle forze liberiste che rivogliono il controllo totale della gestione pubblica e degli strumenti del potere, di quella lurida accozzaglia di pennivendoli e opinionisti che hanno in tutti questi mesi remato per convincerci che il governo Conte era il peggiore e più sprovveduto dei governi.
Finora abbiamo cercato di mettere in guardia i settori più avanzati della sinistra popolare e democratica dall’accettare di scendere sul terreno di una protesta sterile che di fatto li rendeva subalterni alla destra salviniana, nonostante le intenzioni. Alle forze liberiste e di destra serviva però anche il contributo di una certa sinistra per dimostrare che il governo Conte doveva essere spazzato via, sicure che i frutti sarebbero stati raccolti non dalla Meloni e da Salvini, ma soprattutto dalla Confindustria e dalle forze del liberismo italiano che si opponevano al sussidistan, a partire dal reddito di cittadinanza.
Il confronto col governo Conte doveva avvenire invece tenendo conto dell’equilibrio delle forze in campo e della necessità di unire il più possibile le forze che al liberismo si stavano opponendo e che erano riuscite a modificare i rapporti di forza. Non ci siamo mai illusi che questa battaglia fosse una passeggiata, ma in questa direzione dovevamo e dobbiamo lavorare
Oggi, con l’arrivo di Draghi, la partita si fa più difficile, ma se siamo convinti della giustezza dei nostri obiettivi di difesa dei ceti popolari dalla crisi economica e sanitaria, di lotta al liberismo rapace e per la difesa del carattere sociale dell’economia e delle strutture pubbliche, a partire dalla sanità e dai servizi ai cittadini, dobbiamo trovare gli strumenti per reagire.
Al golpe di Draghi dobbiamo rispondere con l’unità e con un programma popolare e costituzionale che si opponga ai ‘salvatori della patria’ che vogliono ripetere l’esperienza del governo Monti.
LAVORIAMO UNITI ORGANIZZIAMO LA PROTESTA
Per un Fronte Politico Costituzionale
Aginform
3 febbraio 2021