Saggio dedicato alla presenza in Canavese di ex militari dell’esercito jugoslavo, fatti prigionieri con l’occupazione italiana della Jugoslavia e internati soprattutto nel campo per prigionieri di guerra PG 127 di Locana (Torino).
Serbo-Slavi in Canavese
Claretta Coda, storica esperta del carattere internazionale della Resistenza in Piemonte e spec. nelle valli del Canavese, ci ha fatto pervenire (gennaio 2021) il suo saggio:
SERBO-SLAVI IN CANAVESE (1941-1945) [PDF, 1,6MB]
Esso è dedicato alla presenza in Canavese di ex militari dell’esercito jugoslavo, fatti prigionieri con l’occupazione italiana della Jugoslavia e internati soprattutto nel campo per prigionieri di guerra PG 127 di Locana (Torino). Si trattava in prevalenza di serbi o comunque di soldati fedeli alla monarchia Karadjordjević – perciò nella documentazione d’archivio sono chiamati di solito “serbo-slavi”, benché ci siano evidenze della presenza anche di appartenenti alle altre nazionalità jugoslave (ad es. Bradac – sloveno, Dabanović – montenegrino, Mijagić – “turco”, Altaraz – ebreo, …).
I “serbo-slavi” si distinsero in almeno due battaglie importanti della Resistenza in zona: quella del Monte Soglio, nel dicembre del 1943, e quella di Ceresole Reale nell’estate 1944.
Oltre alle immagini contenute nel saggio, l’Autrice ce ne ha gentilmente rese disponibili anche altre.
Cogliamo l’occasione di questo invio per segnalare l’avvio del progetto di digitalizzazione integrale del fondo archivistico RICOMPART custodito dall’Archivio di Stato, vale a dire dello schedario delle Commissioni per il riconoscimento delle qualifiche di Partigiano/a che operarono nel Dopoguerra.
Da circa due mesi il portale dedicato è pubblicamente e stabilmente consultabile:
https://www.partigianiditalia.beniculturali.it
Previa registrazione gratuita, è possibile accedere ai dati e alle riproduzioni digitali delle schede originali. Attualmente sono pubblicate le schede delle Commissioni Campania, Emilia-Romagna, Estero, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte. Entro il 25 aprile 2021 saranno pubblicate le schede delle Commissioni Lombardia, Toscana, Umbria. Le schede delle restanti Commissioni saranno pubblicate entro il 2021.
Anche se da questi materiali non ci attendiamo novità sostanziali per il quadro storiografico – considerati i condizionamenti politici in cui operarono gran parte delle Commissioni dell’epoca, per cui ad esempio la presenza dei partigiani stranieri in generale e jugoslavi in particolare fu solitamente cancellata –, il fatto che essi vengano resi finalmente e interamente disponibili è una novità da salutare con soddisfazione.