Sabato 1° maggio dalle ore 15 al Lago Bullicante per un pomeriggio di lotta in difesa del suo ecosistema, contro le ruspe del costruttore e le inerzie di Regione, Comune e Demanio per mettere al sicuro l’intera area ExSnia
Da alcuni giorni diverse decine di abitanti stanno intervenendo in prima persona per fermare le ruspe distruttrici nell’area del ex Snia Viscosa. Ormai da settimane denunciamo che l’ecosistema cresciuto a ridosso del Monumento Naturale sta subendo danni di carattere irreparabile. Le ruspe del costruttore Pulcini hanno sradicato parte della vegetazione presente nell’ex area industriale e distrutto habitat protetti, luogo di nidificazione e rifugio per diverse specie di fauna selvatica tutelata.
In questi giorni abbiamo documentato l’abbattimento di decine di alberi, e la distruzioni di nidi di varie specie, ma nessun organo istituzionale e le autorità competenti sono state in grado di fermare le operazioni di disboscamento in una zona di pregio ambientale, malgrado l’area è sotto vincolo paesaggistico, nonostante ci si trova dentro il periodo di riproduzione nel quale sono vietate potature e sfalci. Le ruspe devono essere fermate, e non potendo più aspettare lo stiamo facendo noi.
Il nostro obiettivo è stato quello di difendere la biodiversità intorno al Lago Bullicante con gli stessi mezzi che in trent’anni di lotta hanno permesso a questo ecosistema di svilupparsi ed essere riconosciuto Monumento Naturale, per essere vissuto e aperto a tutta la città. Un patrimonio ambientale in fase di sviluppo che va salvaguardato, anche come soluzione concreta in questa città per contrastare i cambiamenti climatici in atto, un bene necessario alla salute e al benessere della collettività.
Anche se l’azione di interposizione ottiene lo spegnimento dei motori questi si riaccendono puntuali il giorno dopo sotto lo sguardo di carabinieri, forestali, commissariato, comando dei vigili nonostante l’assenza di autorizzazione per effettuare operazioni sul verde e il rifiuto da parte di Pulcini a far entrare la Soprintendenza a verificare i danni arrecati al patrimonio collettivo in un’area sotto vincolo.
Questo è il momento dove la coscienza ecologica diventa azione diretta. Ancora una volta il lago, con le specie che lo popolano, ha bisogno di una forza sociale che lo difenda. Per questo facciamo appello all’intera città di rispondere al danno ambientale con una mobilitazione cittadina, il 1° maggio dalle ore 15. Ci ritroveremo al Lago Bullicante per un pomeriggio di lotta in difesa del suo ecosistema e contro le ruspe di chi lo sta distruggendo per i propri interessi speculativi. Dobbiamo essere in tanti e tante, sapendo che entriamo in un luogo dove la natura si sta riprendendo il suo spazio e ci sono molte specie in riproduzione. Comprenderlo e rispettarlo fa parte della battaglia per difenderlo.
Queste le parole d’ordine alle quali dare una soluzione definitiva nei prossimi mesi:
– A Roma Capitale e alla sindaca Virginia Raggi chiediamo di procedere d’urgenza con l’esproprio per pubblica utilità.
– A Roma Natura di esprimersi formalmente in merito all’ampliamento della tutela ambientale. Alla Regione Lazio e a Nicola Zingaretti di istituire il Monumento Naturale su tutta l’area dell’ex Snia.
– Al Demanio dello Stato di riconoscere e acquisire definitivamente, senza più ostracismi, il Lago come bene idrico, per tutelarne in maniera prioritaria le acque e le sponde fino a 300 metri.
Solo così sarà possibile salvare davvero il patrimonio ambientale, storico e culturale dell’area.
Il Forum del Parco delle Energie ribadisce il suo appello a tutte le realtà sociali, ai movimenti ecologici, alla comunità scientifica per costruire una forza per strappare questi obiettivi.
Fermiamo le ruspe e sostieni la petizione online