In un vertice già programmato in precedenza a Sochi, in Russia, il presidente Putin e il suo omologo bielorusso Lukashenko hanno avuto modo di discutere anche della recente vicenda del volo Ryanair diretto a Vilnius, atterrato a Minsk per un allarme bomba, e il successivo arresto dell’oppositore neonazista bielorusso Roman Potrasevich.
Putin e Lukashenko hanno concordato nel difinire lo scenario attuale uno “sfogo emotivo”.
Il presidente bielorusso Lukashenko ha affermato – secondo quanto afferma Ria Novosti – di voler mostrare a Putin alcuni documenti inerenti la vicenda. Secondo il leader bielorusso ‘l’incidente’ si è verificato per destabilizzare la situazione in Bielorussia. Lukashenko ha poi evidenziato che l’Unione Europea e gli Stati Uniti hanno deciso di colpire la compagnia di bandiera di Minsk Belavia, nonostante questa l’anno scorso allo scoppio della pandemia ha trasportato cittadini di diversi paesi – tra cui Svezia, Germania, Polonia, Lituania, Stati Uniti – rimasti bloccati per via della repentina chiusura degli aeroporti e blocco dei voli.
Il presidente russo Putin ha osservato che non ci fu alcuna reazione in Occidente quando il volo presidenziale che trasportava il presidente boliviano Evo Morales, fu costretto ad atterrare a Vienna, perché Italia, Francia, Spagna e Portogallo su pressione statunitense chiusero il loro spazio aereo. Gli Stati Uniti credevano che il presidente boliviano trasportasse sul suo volo il whistlebowler statunitense Edward Snowden. Morales fu costretto a scendere dall’aereo e il velivolo fu perquisito.
“L’aereo del presidente boliviano fu costretto ad atterrare. Il presidente venne condotto fuori dall’aereo e niente, silenzio”, ha evidenziato Putin.
LA REDAZIONE DE L’ANTIDIPLOMATICO