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È abbastanza evidente che la parvenza di democrazia in cui viviamo può essere sacrificata, qualora sia necessario farlo, per mantenere il dominio di un’élite ristretta che deve provare a garantire il funzionamento del capitalismo? |
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C’è una frenesia della ripartenza che non tollera freni. È la frenesia degli opinion leader che hanno già assolto gli imprenditori della funivia del Mottarone. È la frenesia delle Confindustrie lombarde che un anno fa ha impedito la chiusura dei comuni di Alzano e Nembro, ma anche la frenesia delle discoteche della Costa Smeralda e della Versilia. È anche la frenesia di chi in questi giorni pretende di far cessare il blocco dei licenziamenti e di “semplificare” le regole per gli appalti delle Grandi Opere |
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Una preziosa lettura di “Transitare le pandemie con Ivan Illich” |
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Schiacciati da un racconto mediatico unico globale senza precedenti nella storia, tracce di pensiero critico tentano di offrire punti di visti diversi sull’infinito stato d’eccezione imposto in molti paesi con l’alibi della fragilità della salute, ma anche sulle conseguenze dell’affidare la nostra salvezza a degli algoritmi. A rischiare un deperimento progressivo sono il senso di responsabilità, l’aspirazione alla libertà, l’elaborazione di un pensiero riflessivo. A questi temi è dedicato il saggio della filosofa francese Laignel-Lavastine |
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Una proposta del Progetto Scuole Aperte Partecipate in Rete: promuovere in tanti territori, nella seconda metà di giugno, iniziative per mostrare in molti modi diversi le esperienze di scuole aperte e partecipate (disegno di Gianluca “Foglia” Fogliazza) |
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Più di vent’anni fa, la rivista Carta pubblicò un rapporto dell’European roma rights center che fece molto discutere, il cui titolo era Il paese dei campi. In nessun angolo del mondo esistono i campi nomadi come in Italia. A Roma ce ne sono più di cento oltre a diverse decine di campi informali: ci “vivono” circa 20.000 persone, troppo povere per provare altre soluzioni abitative e per essere ascoltati. Per loro la pandemia è stata devastante |
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Fumetti e mappe bizzarre di Roma: sguardi laterali sul territorio |
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Il teatro come cura per rompere l’isolamento del tempo pandemico |
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Il caso di Saman Abbas, la scuola e l”etichetta dello scontro di civiltà |
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