Il Consiglio di Stato ha sospeso il nuovo Regolamento approvato dall’Assemblea Capitolina: le carrozzelle e i cavalli rimangono così in strada, sull’asfalto cocente, tra smog e caldo torrido.
La decisione arriva dopo la sospensione del Tar del Lazio di parte del testo del suddetto regolamento; secondo cui Roma Capitale “non ha disposto idonee soluzioni a permettere agli operatori del servizio di adeguarsi alle nuove previsioni, favorendo l’agevole transito verso e dalle aree assegnate, mediante – ad esempio – l’istituzione di zone di ricovero dei cavalli e dei veicoli a trazione poste nelle immediate vicinanze se non all’interno delle aree stesse ovvero la previsione di incentivi economici all’acquisto di idonei autoveicoli di trasporto”.
“Si tratta di un teatrino stucchevole che va avanti da troppo tempo. Stop alle carrozzelle, anzi no!
C’è la legge nazionale e stanno in città. Anzi no, vanno nei parchi!
Questa è la pantomima a cui assistiamo mentre i cavalli vengono schiavizzati. Le esigenze degli animali saranno rispettate unicamente abolendo le botticelle e mettendoli in libertà nel loro habitat naturale.
Intanto, pretendiamo l’immediata emanazione dell’ordinanza anticaldo che blocchi la circolazione delle botticelle in presenza di alte temperature”, dichiara Walter Caporale Presidente degli Animalisti Italiani.
Conclude il Vice Presidente Riccardo Manca: “Urge una riforma del Codice della strada che abolisca per sempre i veicoli a trazione animale. Ora a Roma nel 2021 l’agonia, la sofferenza, la sopraffazione e la schiavitù per le botticelle sono tornate ad essere la norma.
Non sono bastate le oltre 10.000 firme raccolte dalle associazioni animaliste per la delibera di iniziativa popolare finalizzata all’abolizione della schiavitù delle botticelle.
Non è bastato l’esempio di altre città in Italia e nel mondo come Verona e Chicago che hanno abolito definitivamente le macabre carrozze trainate dai cavalli.
E’ ora di finirla con i teatrini sulla pelle degli animali.
Che gli zoccoli dei “santi cavalli” battenti sull’asfalto rovente possano bruciare ciò che resta delle miserabili anime di coloro che hanno permesso il perpetrarsi di questo anacronistico e vergognoso scempio.
Mentre i “loro deretani” affondano nelle comode poltrone dei palazzi capitolini gli Animali soffrono il caldo, il freddo, patiscono la prigionia, la schiavitù e l’isolamento sociale, come per esempio molti cani di proprietà della Signora Virginia Raggi.
Absit iniuria verbis: gli animali e tutti coloro che li amano davvero pregano perché l’attuale giunta venga spazzata via alle prossime elezioni come foglie ingiallite trascinate dal vento autunnale.”
Ufficio Stampa
Associazione “Animalisti Italiani”