Il complesso militare-industriale-finanziario che governa gli USA ha alzato il livello delle ostilità contro la rivoluzione cubana.
Comunicato CC 17/2021 – 15 luglio 2021
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Solidarietà con il popolo cubano!
Cacciare le basi USA dall’Italia!
Farla finita con il governo Draghi asservito agli USA e all’UE!
Il complesso militare-industriale-finanziario che governa gli USA ha alzato il livello delle ostilità contro la rivoluzione cubana. Da domenica scorsa 11 luglio ha lanciato in alcune città della Repubblica di Cuba dimostrazioni di strada di organismi in vario modo affiliati ai gruppi imperialisti USA, ai gruppi imperialisti sionisti ed europei e al Vaticano. Cerca di approfittare delle difficoltà economiche e sociali create dal blocco economico, finanziario e commerciale USA che colpisce Cuba da circa sessant’anni e destabilizzare la Repubblica di Cuba.
Nel 2019 sotto la presidenza di Donald Trump gli Stati Uniti hanno abolito le parziali e infide attenuazioni del blocco fatte durante la presidenza di Barack Obama e hanno preso misure (le “243 misure” sono le più famose) che hanno aggravato il blocco economico, finanziario e commerciale vigente prima di Obama, in particolare hanno ostacolato e ridotto le rimesse degli emigrati e i loro viaggi a Cuba, il turismo e l’importazione di combustibile e di componenti di processi produttivi causando di conseguenza la riduzione delle esportazioni e peggiorando i rifornimenti per la popolazione cubana. Le autorità e i gruppi imperialisti e in particolare i gruppi farmaceutici hanno fatto campagna contro gli interventi sanitari offerti da Cuba a paesi che ne avevano bisogno, interventi che comportano anche rimesse di valuta estera per Cuba. Contro la pandemia le autorità cubane hanno preso misure di prevenzione e di assistenza sanitaria che hanno attenuato la diffusione del contagio e curato i contagiati molto meglio che negli USA e in altri paesi, facendo uso del rinomato sistema sanitario pubblico di cui grazie al socialismo gode la popolazione cubana. Ma la comparsa di varianti più aggressive del coronavirus ha peggiorato la situazione anche a Cuba e fatto emergere le limitazioni nella produzione e nell’acquisto di medicinali causate dal blocco.
Il nuovo presidente Joe Biden ha proseguito contro Cuba la linea di Trump violando le sue stesse promesse elettorali. In generale negli ultimi anni i gruppi imperialisti e le autorità USA hanno intensificato i loro interventi diretti in America Latina perché i loro fantocci locali hanno difficoltà crescenti a mantenersi al potere. Il Venezuela di Nicolas Maduro resiste al blocco e agli attacchi, in Bolivia il colpo di Stato contro Evo Morales è rientrato, in Perù i fantocci hanno perso le recenti elezioni presidenziali e in Colombia, in Cile, in Brasile non riescono a soffocare le proteste delle masse popolari, la campagna contro il Nicaragua sandinista non ha avuto successo, ad Haiti i gruppi imperialisti USA sono intervenuti direttamente. Né possono fare molto diversamente, stante la crisi del sistema politico USA che l’avventura Trump ha solo messo in luce e che perdura e si approfondisce: non è Trump che ha creato il malessere; il malcontento; l’insofferenza e la ribellione di un’ampia parte delle masse popolari USA a fronte del corso delle cose.
In questo contesto i nemici interni ed esteri del socialismo cercano di approfittare delle difficoltà della Repubblica di Cuba e aggravarle. Questi l’origine e il contesto delle dimostrazioni antigovernative iniziate a Cuba domenica 11 luglio.
Sta principalmente alle forze comuniste e progressiste di Cuba come di ognuno dei paesi dell’America Latina di fare fronte alle manovre e agli interventi controrivoluzionari, di mobilitare e unire le masse popolari del proprio paese, di sviluppare solidarietà e collaborazione tra governi e forze progressisti dell’America Latina, di giovarsi della solidarietà, della collaborazione e degli scambi con i paesi (come la Repubblica Popolare Cinese, la Federazione Russa, l’Iran e altri) ostili alla politica predatoria delle autorità e dei gruppi imperialisti USA, sionisti e UE. Esse lo devono e possono fare e il successo che otterranno dipende in ogni paese da quanto il rispettivo movimento comunista cosciente e organizzato assimila e applica la scienza delle attività con le quali gli uomini fanno la loro storia, oggi marxismo-leninismo-maoismo. In tutto questo potranno contare anche sul malessere, il malcontento, l’insofferenza e la ribellione che tra le masse popolari di ognuno dei paesi imperialisti, a partire dagli USA stessi, crescono a fronte del corso delle cose e in ognuno di essi alimenteranno la rivoluzione socialista man mano che la rinascita del movimento comunista si sviluppa. Le masse popolari USA in particolare constatano per loro esperienza diretta l’operato e la natura reali dei gruppi imperialisti e delle autorità USA che gridano alla democrazia e libertà a Cuba.
L’aiuto maggiore che noi comunisti italiani possiamo e dobbiamo dare alle forze comuniste e progressiste di Cuba come di ognuno dei paesi dell’America Latina è far avanzare la rivoluzione socialista nel nostro paese e contribuire alla rinascita del movimento comunista cosciente e organizzato nel mondo.
Tuttavia è importante anche che noi comunisti italiani e gli organismi e gli esponenti progressisti del nostro paese dichiariamo apertamente la nostra solidarietà con la Repubblica di Cuba e con le altre forze progressiste latinoamericane in vario modo aggredite dalla Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti europei, USA e sionisti. La solidarietà è un’arma e rafforza chi la riceve e chi la dà. In particolare dobbiamo
– denunciare e protestare contro le autorità italiane e il governo di Mario Draghi che anche contro Cuba e gli altri paesi progressisti dell’America Latina continua e aggrava l’attività che la Repubblica Pontificia da decenni svolge alla coda degli imperialisti USA;
– protestare contro la presenza di basi USA nel nostro paese, minaccia per i paesi europei, africani e asiatici (le abbiamo già viste all’opera: basta ricordare l’Jugoslavia, la Libia e la Siria) e flagrante violazione della Costituzione del 1948 ufficialmente ancora in vigore. La loro eliminazione è indispensabile per il progresso delle masse popolari italiane: sono state e sono anche focolai di intrighi e manovre antipopolari (centri per Gladio e gruppi terroristici e stragisti parafascisti).
Quindi che ognuno si mobiliti
– per far avanzare la rivoluzione socialista in corso in Italia: una tappa importante di essa è la costituzione del Governo di Blocco Popolare!
– per esprimere al governo, alle autorità e alle rappresentanze, agli organismi di massa e alla popolazione della Repubblica di Cuba la sua amicizia e solidarietà nelle forme migliori di cui è capace!
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Comitato Centrale del (n)PCI http://www.nuovopci.it