Tanto per essere tranquilli, mettiamo al corrente i nostri lettori che l’Aifa ha pubblicato una nota non proprio rassicurante sui vaccini, ammettendo finalmente quanto nel resto del mondo – Usa e Israele soprattutto – vanno dicendo già da mesi dopo aver fatto diversi test sulla popolazione vaccinata. L’Aifa c’è arrivata un po’ in ritardo ma ci è arrivata.
Ovviamente nessun’altra testata, soprattutto di quelle grandi, ha ripreso questa nota “scomoda” per la retorica pro-vax. Sul sito aifa.gov.it si può dunque leggere: “Con riferimento alle precedenti Note Informative Importanti, l’Agenzia Italiana del Farmaco comunica aggiornamenti su alcuni punti emersi dalla valutazione del rischio di insorgenza di miocardite e pericardite dopo vaccinazione con vaccini a mRNA anti-COVID-19 Comirnaty e Spikevax”. Bene, di cosa si tratta?
Scrivono: “Dopo la vaccinazione con i Vaccini mRNA anti COVID-19 Comirnaty e Spikevax sono stati osservati casi molto rari di miocardite e pericardite. I casi si sono verificati principalmente nei 14 giorni successivi alla vaccinazione, più spesso dopo la seconda dose e nei giovani di sesso maschile”.
Scrive ancora Aifa: “I dati a disposizione suggeriscono che il decorso della miocardite e pericardite dopo la vaccinazione non è diverso da quello della miocardite o della pericardite in generale. Gli operatori sanitari devono prestare attenzione ai segni e ai sintomi di miocardite e pericardite”.
Conclude la nota dell’Aifa: “Gli operatori sanitari devono istruire i soggetti vaccinati a rivolgersi immediatamente al medico qualora dopo la vaccinazione sviluppino sintomi indicativi di miocardite o pericardite, quali dolore toracico, respiro affannoso o palpitazioni”.