Pax Christi Italia si unisce a Pax Christi International nel commemorare le vittime di Hiroshima e Nagasaki e nel chiedere anche al nostro Governo l’adesione al trattato sul divieto Nucleare.
In questi giorni solenni del 6 e 9 agosto 2021, commemoriamo gli uomini, le donne e i bambini del Giappone che persero la loro vita quando gli Stati Uniti usarono le bombe atomiche contro le città di Hiroshima e Nagasaki nel 1945. Decine di migliaia di persone trovarono la morte già nel momento delle esplosioni e molti altri sarebbero poi morti o si sarebbero ammalati a causa delle radiazioni. Come movimento per la pace, consideriamo questo primo uso di armi nucleari come uno degli eventi più devastanti della storia e un campanello d’allarme che l’umanità non deve dimenticare.
Quest’anno, finalmente, le nazioni di tutto il mondo stanno cercando di intraprendere un’azione congiunta per vietare le armi nucleari. L’instancabile testimonianza dei sopravvissuti del 1945 ha contribuito ad ispirare i governi e le organizzazioni della società civile a lottare per il nuovo Trattato delle Nazioni Unite sulla proibizione delle armi nucleari, entrato in vigore il 22 gennaio di quest’anno. È davvero una pietra miliare che le armi nucleari siano state finalmente vietate dal diritto internazionale e un passo importante per garantire che le atrocità avvenute in Giappone non si ripetano mai più.
Mentre ricordiamo le vittime dei bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki, Pax Christi International invita i governi a procedere rapidamente alla firma, alla ratifica e all’attuazione del trattato sul divieto nucleare. 55 Stati vi hanno già aderito. L’Austria ospiterà la prima riunione degli Stati sottoscrittori nel gennaio del prossimo anno. Il nuovo trattato consente a tutti i paesi la possibilità di unirsi per porre fine alla minaccia nucleare che incombe sul mondo sin dal giorno dei bombardamenti atomici del 1945. I primi passi concreti dovuti al trattato includono l’assistenza alle vittime dei test nucleari e il ripristino dei siti contaminati dai test nucleari.
Facciamo in modo quindi che questa commemorazione ci dia la forza e la perseveranza, insieme ai sopravvissuti di Hibakusha, ai leader della Chiesa, alle organizzazioni pacifiste, agli attivisti, ai responsabili politici e ad altre persone in tutto il mondo, per continuare il nostro lavoro per il disarmo nucleare e per la giustizia per le persone colpite dalle tragedie nucleari dal gli attacchi a Hiroshima e Nagasaki.