Era il 2017 e nel caos dell’occupazione brutale Nato anche l’uomo scelto ad inizio invasione dagli Stati Uniti come loro vicerè, Hamid Karzai, rilasciava quest’intervista di grande attualità alla luce degli attacchi terroristici all’aeroporto di Kabul di ieri.
Siamo nel novembre del 2017 in un paese sotto assedio di brutali attacchi terroristici (nell’indifferenza dei media occidentali perché a morire erano quelli che Andre Vltchek definiva “sub-umani” e non gli umani occidentali) e Karzai, in un’intervista esclusiva rilasciata ad Al Jazeera dichiarava come il governo degli Stati Uniti ha permesso all’ISIL, noto anche come ISIS, di prosperare all’interno dell’Afghanistan. “A mio avviso Daesh è emerso sotto la piena presenza, sorveglianza militare, politica e di intelligenge degli Usa”.
Siamo nel novembre 2017 e pochi mesi prima (ad aprile) sull’Afghanistan veniva lanciata la “madre di tutte le bombe” (MOAB), pari a 11 tonnellate di TNT con un raggio d’azione di 1,6 km. Karzai sosteneva come l’amministrazione Usa – allora c’era Donald Trump ma veramente non fa nessuna differenza quale sia presidente o partito al governo – avesse usato l’ISIL come una scusa. “E il giorno dopo del lancio di questa bomba, Daesh ha conquistato un distretto in Afghanistan. Ciò ci dimostra che non può non esserci la mano degli Stati Uniti dietro”, ha sottolineato Karzai che ha anche affermato di accogliere positivamente l’inchiesta aperta sul suo conto dalla Corte penale internazionale per crimini di guerra.
E infine Karzai – che in questi giorni ha dato la sua disponibilità a partecipare al governo di transizione promosso dai talebani tornati al potere dopo i 20 anni di occupazione – lanciava questo messaggio alle Ong dei diritti umani e alla stampa occidentale: “Ho detto agli organismi occidentali per i diritti umani quello che stava succedendo in Afghanistan. Lo stavano nascondendo. La stampa occidentale lo stava nascondendo”.
Lo nascondevano e lo nascondono. L’ISIS, utilizzato dagli Stati Uniti contro la Siria per destituire un governo legittimo, armato direttamente dalla Nato (Turchia) e da alleati occidentali (Sauditi principalmente), continua a creare caos. E adesso lo fa in un paese ormai fallito a causa di 20 anni di guerra senza senso contro i talebani che prima erano stati armati fino ai denti contro i sovietici proprio da Washington. Armare, forgiare e dare il via libera a bande terroristiche porta a queste conseguenze. La lezione della storia che Washington (la Nato), dove il complesso militare- finanziario ha troppi interessi nel caos, non imparerà mai.
Lo nascondevano e lo nascondono che, scrive con una perfetta sintesi Federico Pieraccini, “Dal Vietnam all’Afghanistan, passando per la Jugoslava, Libia, Iraq, Siria e Yemen, la costante che troviamo, contrariamente da quello che viene propagandato ad Hollywood, è la medesima: morte, caos, distruzione e miseria come effetto finale dei fallimentari interventi bellici nordamericani.”
27 Agosto 2021