Alla vigilia dell’inizio dei lavori della preCOP26, numerosi/e attivisti/e di Extinction Rebellion hanno occupato pacificamente le hall delle più importanti televisioni, giornali e radio italiane.
Questa mattina, diversi/e attivisti/e di Extinction Rebellion – movimento internazionale che si batte per la giustizia climatica ed ecologica – hanno occupato pacificamente le hall delle più importanti televisioni, giornali e radio italiane.
L’azione di oggi si colloca all’interno di una settimana di mobilitazione lanciata da diversi movimenti italiani in occasione degli incontri della preCOP26, la Conferenza delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici, in cui i delegati di oltre 40 paesi del mondo si incontreranno al MiCo center di Milano fino al 2 ottobre per confrontarsi informalmente sugli aspetti politici chiave della prossimo summit mondiale sul clima [1].
Reggendo tre cartelli con scritto “Codice rosso per l’umanità: il clima è già cambiato”, “I governi parlano e non decidono”, “Aiutateci a raccontarlo”, gli/le attivisti/e hanno voluto portare il messaggio nelle sedi di Sky, La Repubblica, La Stampa, RCS, Corriere della Sera, Il sole 24 ore, Il Fatto Quotidiano, Open, Libero, Virgin Radio, Radio 101, Radio 105 e Radio Montecarlo.
Le frasi fanno riferimento alla dichiarazione rilasciata dal segretario dell’ONU Antonio Guterres in riferimento al sesto rapporto redatto dall’IPCC [2, 3] il più importante organismo internazionale per la valutazione dei cambiamenti climatici: “[questo rapporto] è un codice rosso per l’umanità (…). L’evidenza è ormai inconfutabile: le emissioni di gas serra derivate dall’uso dei combustibili fossili e dalla deforestazione stanno soffocando il nostro pianeta e mettendo in una situazione di rischio immediato milioni di persone” [4]. Stiamo assistendo al fallimento della classe politica mondiale. Da 25 anni, le conferenze mondiali si sono susseguite senza mai passare dalle dichiarazioni di intenti alle decisioni vincolanti e le emissioni hanno continuato ad aumentare [5].
Con questo messaggio, Extinction Rebellion lancia una richiesta disperata verso il modo mediatico italiano.
I media possono giocare un ruolo centrale in questa crisi [6], alimentando la creazione di un discorso pubblico che metta al centro la più grande emergenza che l’umanità si sia mai trovata ad affrontare e portando alla luce le responsabilità politiche e le evidenze scientifiche che ne stanno alla base.
È necessario che la crisi climatica ed ecologica non venga più raccontata come semplice fatto di cronaca, ma diventi la narrazione del nostro presente.
La COP26 è l’ultima possibilità che l’umanità ha per evitare il caos climatico.
Quello che accadrà questa settimana al Mi.Co. Center è una storia che deve essere raccontata.
Con Amore e Rabbia,
Extinction Rebellion
29.09.21
Riferimenti
[1] https://ukcop26.org/it/iniziale/
[2] https://www.ipcc.ch/assessment-report/ar6/
[3] https://ipccitalia.cmcc.it/
[4] https://www.un.org/press/en/2021/sgsm20847.doc.htm
[5] https://www.nationalobserver.com/2018/12/12/analysis/co2-vs-cops
[6] https://journals.sagepub.com/doi/10.1177/0963662518801170
Cartella Drive con Foto (in aggiornamento)
https://drive.google.com/drive/folders/1vn8zZvmOhhuXC-Kz8xflqUyHzCUh7S7z?usp=sharing
Precop26: Extinction Rebellion occupa le sedi dei media (pressenza.com)