In vista del 15 ottobre, data in cui sarà obbligatorio il Green Pass nei luoghi di lavoro, si intensifica la protesta.
L’11 ottobre è annunciato lo sciopero generale dai SiCobas e SolCobas, anche (ma non solo) contro il Green Pass.
Il “Collettivo Autonomo Lavoratori Portuali” (gli stessi portuali che da anni protestano contro il traffico di armi e hanno impedito mesi fa, con i loro blocchi, l’arrivo di navi che trasportavano materiali bellici destinati all’Arabia Saudita e che avrebbero potuto essere usati in Yemen) dichiara:
“Green Pass, una questione che non affronteremo solo il 15 ottobre. Risponderemo al tentativo di imporre il Green Pass nello stesso modo in cui rispondiamo ai continui attacchi ai diritti, alla sicurezza e ai salari dei lavoratori.
Il Green Pass altro non è che un tentativo autoritario che il padronato usa per rendere i lavoratori ancora più sottomessi e sottoposti a una logica di dominio che nulla ha a che fare con la “sicurezza”.
Chi come noi il porto lo lavora, spesso lo ama e talvolta lo odia sa perfettamente che l’iper operatività del porto annullerà di fatto nel brevissimo periodo il dispositivo e che la “sicurezza” di cui ha bisogno non si misura con i colori verde o rosso!!! Il porto di Genova come tutti gli altri porti e comparti logistici ha vissuto questi due anni di pandemia in condizioni estreme e spesso pericolosamente contraddittorie. A voi lasciamo le vostre buffonate. A noi preparare le nostre barricate. Lunedi 11 ottobre blocchi in porto, sciopero generale.”
Per spiegare meglio la loro posizione e per rispondere alle critiche piovute sui social, i portuali sottolineano:
“Proviamo a rispondere qui alla discussione che abbiamo generato e proviamo a fare ulteriore chiarezza. Tra di noi ci sono tantissimi che si sono vaccinati, tanti che non si sono vaccinati. Abbiamo sofferto la pandemia come tutti, abbiamo visto soffrire parenti e amici. Non sottovalutiamo il dramma, ma la questione per noi portuali, per i lavoratori è un’altra.
Siamo stanchi di atti autoritari verso i lavoratori. Prima il Jobs Act, poi gli infami Decreti Sicurezza, i licenziamenti politici, l’attacco continuo al sindacalismo conflittuale, le inchieste giudiziarie, i morti sul lavoro, le prepotenze padronali, i traffici di armi… adesso il Green Pass, che è solo uno strumento in più dei padroni per dividere e colpire i lavoratori. Pensiamo che le pandemie vadano combattute con la sanità pubblica, con il rispetto e l’attenzione per l’ambiente, con la solidarietà, combattendo il capitalismo”.
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Qui il link al comunicato di SiCobas:
– Genova –