Nonostante il clima pesante, le repressioni e una campagna mediatica martellante, continuano le proteste dei lavoratori contro l’imposizione del lasciapassare sanitario, il cosiddetto green pass, per poter lavorare.
A Genova il sindacato di base Cub , il “Comitato liberi cittadini Genova”, “Libera piazza Genova” e il “Comitato Portuali CLPG” hanno organizzato, hanno dato vita a un corteo partecipato che ha percorso le strade cittadine.
Una manifestazione per il libero accesso alla scuola, per pensioni più eque, ma anche in solidarietà con i lavoratori portuali di Trieste.
Lascia interdetti una provocazione che sarebbe stata attuata durante il corteo. Infatti, a Cornigliano, alcuni militanti della Cgil, oltre alla Polizia, hanno hanno sbarrato la strada ai manifestanti. Gli iscritti alla Cgil avrebbero anche inveito contro chi manifestava.
Una provocazione che per fortuna non ha comportato incidenti.
A chi giova questa provocazione? In piazza c’era chi manifestava per il diritto al lavoro.
La Cgil inizialmente non si era schierata contro l’imposizione del green pass a tutte le categorie di lavoratori?
I lavoratori che già prima della pandemia non vivevano certo economiche condizioni favorevoli ed hanno dovuto fare e faranno presto altri conti con le conseguenze derivanti dalla pandemia da Covid-19.
Come è possibile che non si voglia capire che un provvedimento come il green pass non ha nulla di sanitario, oltre a ledere un diritto fondamentale come quello al lavoro?
Non vorremmo che da quella mano sulla spalla di Draghi a Landini in seguito l’assalto alla sede della Cgil, questo sindacato, che negli ultimi 30 anni è stato complice delle più grandi nefandezze a danno dei lavoratori, insieme a Cisl e Uil, voglia usare i suoi servizi d’ordine in difesa del governo dei “migliori” per difenderlo dagli attacchi “fascisti”.
C’è l’auspicio che la base dei sindacati confederali che merita rispetto, apra gli occhi e induca i suoi vertici a difendere chi lotta per il diritto al lavoro, alla scuola, a condizioni di vita migliori senza farsi strumentalizzare in una finta lotta al fascismo. La lotta è fra sfruttati e sfruttatori.
La Redazione de l’AntiDiplomatico
06 Novembre 2021