Fulvio Grimaldi: ” Da locomotiva a carrello della spesa”

Intervista di Fulvio Grimaldi su Sancho, aperta dalla geniale copertina di Massimo: come i nani hanno ridotto i giganti del socialismo.

 

DA LOCOMOTIVA A CARRELLO DELLA SPESA

Quando nani uccidono padri giganti

 

Napoli, mio intervento No Green Pass

Chi c’è, chi arriverà, chi sticazzi

Nello scorso fine settimana ho avuto il privilegio di partecipare, tra Napoli e Caserta, a tre belle e produttive manifestazioni di lotta. Mi hanno suscitato alcune riflessioni che voglio condividere con voi. La prima, il sabato pomeriggio, che grazie a un questore non troppo lamorgesista, ha potuto trionfalmente marciare da Piazza Garibaldi, lungo Corso Umberto I, attraverso il centro, era variopinta, ma a maggioranza di lavoratori dei sindacati di base, con i Sin Cobas in testa.

C’era anche uno spezzone del Coordinamento No Green Pass, ma il tono politico lo dava chi contro le strozzature sociali del bankistan draghiano protestava, ma il principio del vaccino salvifico e anche quello della Carta Verde, li accettava e condivideva. Non per nulla tra costoro marciava anche la Brava Nicoletta Dosio, valsusina veterana della lotta NO TAV, reduce dal carcere per delitto di resistenza. Lotta che ultimamente, e tragicamente, si è affossata, precipitando a occhi e neuroni chiusi nel baratro dell’operazione virusian-vaccinara. Senza vaccino e Green Pass i No Tav non ti vogliono più.

Caserta ha esordito, coraggiosamente e dignitosamente, nella resistenza alla tirannide guerrafondaia sanitaria, con un raduno sul quale si diffondevano le voci di esperti partigiani del libero pensiero e della scienza non inquinata dai manipolatori farmaco-totalitaristi. Un buon inizio.

Ma prima, nel buio della precoce notte novembrina, a Piazza Dante, abbiamo partecipato a una manifestazione/corteo dei napoletani liberi e pensanti, punta avanzata della napoletanità consapevole. Qui c’era ciò di cui nella pur combattiva manifestazione dei sindacati mancava: il contesto. Ho provato a urlarlo scompostamente, come potrete vedere e udire al link qui sopra.

Di desinistrizzazione si tratta, pandemia anche più perniciosa di quella che vorrebbero attribuire a un virusetto che non è che la più recente edizione dell’influenza stagionale. Quando i Cobas lanciavano i propri strali contro il saccheggio sociale, il precariato, la disoccupazione, i salari di fame, la mattanza sul lavoro, miravano a giusti bersagli. Ma trascuravano, anzi avallavano il contesto. Cioè il poligono entro il quale quei bersagli erano collocati: l’operazione militar/sanitaria che ci ha reso impotenti davanti alle ricadute di una guerra di classe dall’alto. Prendersela con l’effetto e non con la causa. Esecrare la pallottola e non il fucile.

Com’è che fanno i bambini allo spettacolo dei burattini? Inveiscono contro i pupi cattivi, ignorano il burattinaio, non lo vedono, non lo considerano. Così, quando te la prendi con le buche nella strada dissestata e non con chi l’ha rovinata, passandoci sopra con ruspe e carri armati.

Snob, frustrati, impotenti, pippaioli

I ragazzi in strada contro il regime sono onesti e hanno ragione, anche se non tutta la ragione. Ci si può, ci si deve parlare. Ma c’è di peggio, di irrimediabile, di vile e disonesto, di rettiloso (con tutto il rispetto per i serpenti animali). Ne ho avuto esperienza in questi giorni. E vi ho anche accennato in Sancho.

Li avete sentiti, no, quelli che su Stefano Puzzer, a poche ore dalla scossa che questo operaio del porto aveva dato alla sua città, al suo paese, all’Europa e oltre, avevano arricciato il naso: “Ah, ma che discorsi rozzi… va, viene, cambia decisione… s’è visto con quello là, e andato là, non è venuto qua, fa la star, s’è montato la testa… chissà chi c’è dietro…” Darsi rilievo rubandolo a chi ce l’ha.

Sara

E poi, proprio ora, strapparlo a una parlamentare, Sara Cunial. Una i cui interventi in parlamento andrebbero scolpiti nel marmo e appesi sopra le teste di governanti mafiomassonici e di peones arraffoni. E’ riuscita a imporre la sua presenza alla Camera violando l’obbligo del Green Pass. Ha così salvaguardato un diritto che i licanrtropi vogliono conculcato: il suo diritto a rappresentare i milioni di italiani, in piedi davanti alla Costituzione, sottrattisi al dogma falso e bugiardo, ai veleni e agli ancora più tossici rimedi.

Anche questi li avete sentiti: “Facile, quando una si becca 15.000 euro… Viene dai Cinque Stelle, figurati… Ha difeso quell’albergatore tirolese, sarà stata ospitata gratis…. Tutta per darsi visibilità… Si sa già chi la manovra…”

A livello più minuto e modesto, ci sono quelli che s’aggirano agli orli delle manifestazioni, ascoltano l’oratore, si guardano in giro con fare furtivo, ma volpino, scuotono la testa. “Ma chi ce lo ha chiamato questo qua… cosa dice… ma avete visto che gente è venuta… qua toccherebbe essere più selettivi…” Toni e sguardi da quartieri alti, di chi dall’alto giudica (e non parlano di fascisti, Forza Nuova, ma di chi non gli pare “adeguato”. Hanno già stabilito confini e criteri).

A Corso Umberto I c’era chi sapeva di classe e non di vaccino. Questi sanno di vaccino e non di classe.

Io, questi frustrati snob da canapè, li detesto. Sono il fetore con squittio che esce da sotto il tombino. Sono la riedizione dei famigerati “nè-nè” della distruzione della Jugoslavia, o della Libia. Sono larve che non diventeranno mai farfalle, sono le zanzare sfuggite a rondini che non ci sono più, sono il palo dei rapinatori, l’arma psico-bla bla bla dei genocidi. Giudicano prima di avere termini di valutazione. Così, impotenti, si sentono qualcuno. Domani, quando Puzzer si candiderà con il PD, o con Fratoianni, lo butterò a mare. Oggi ho solo elementi per nutrire gratitudine e rispetto.

Chiudo, cari amici, con questi dati. Occorre altro?

I numeri che non ci danno, a partire da quelli degli immunizzati naturali a vita

ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA’, 13 novembre

Totale decessi negli ultimi 30 giorni: 772

• Non vaccinati: 361 (46,8%)

• Vaccinati con ciclo incompleto: 27 (3,5%)

• Vaccinati con ciclo completo: 384 (49,7%)

E, a dispetto di quanto sopra, questi grotteschi torquemada in cravatta, con triangolo, cazzuola e coppola, pretendono di spazzarci dalle nostre strade e ci vogliono sbattere in carcere! Così proclama l’Austria. E a noi manca un Cesare Battisti. Vedete come cambiano i livelli etico-culturali. Torquemada, almeno, massacrava innocenti in nome del papa e quest’ultimo avallava in nome di dio. Quelli di oggi pendono da una accolita di pupari da periferia come Bill Gates, o Klaus Schwab. Questi, a loro volta, scalciano appesi al puparone, immortale capostipite della famiglia: $. Dio è morto, il dollaro no.

Il che ci dà tutta la misura del progresso e dei progressisti.

Fulvio Grimaldi

 

Sancho #10 II stagione – Fulvio Grimaldi – LA DESINISTRIZZAZIONE ITALIANA

 

https://comedonchisciotte.org/sancho-10-ii-stagione-fulvio-grimaldi-la-desinistrizzazione-italiana/

https://www.facebook.com/roberto.ventrella.54/videos/629479768208215

 

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