Pur avendo pubblicato quasi 800 articoli che smascherano fake news, avendo sempre corredato i miei articoli con link che rimandano a documentazioni “ufficiali”, non mi è capitato di essere attaccato da pur blasonati “debunkers di regime” che saranno pure in malafede, ma che non sono certo degli sprovveduti. Forse per questo gli unici attacchi che continuo a ricevere provengono dal sito Butac, già fatto chiudere dall’Autorità giudiziaria e, forse per questo, affidatosi ad un fantomatico “problema nel cloud” pur di far sparire un loro articolo contro di me che denunciavo in un aggiornamento nel mio articolo.
Ora Butac torna alla carica con un articolo che attacca quanto da me scritto (e documentato da una risposta dell’Ufficio Stampa dell’Istituto superiore della Sanità) e cioè che un numero imprecisato degli sbandierati “pazienti Covid non vaccinati e ricoverati in terapia intensiva” sono stati lì ricoverati per tutt’altre patologie o, addirittura, per traumi e che, essendo stati sottoposti a tampone risultato positivo, sono stati etichettati come “pazienti Covid”. Di cosa, invece, mi accusa Butac? Di non avere detto che “al momento (i non vaccinati) stanno comunque occupando tutti i posti delle terapie intensive.”
Una querela per diffamazione? Ma no. Ci penserà Butac a far sparire anche questo suo articolo.
Francesco Santoianni
07 Dicembre 2021