Benin. Riferisce La Flamme, giornale del Partito comunista del Benin, che nella città di Parakou dal 1 novembre il colera imperversa, nel disinteresse delle autorità, come denuncia il Consiglio delle popolazioni di Bourgou. Ogni giorno diverse persone vengono ricoverate nel centro sanitario Zongo2. Il direttore dipartimentale della sanità, colonnello Ibrahim Cissé, nel suo comunicato stampa del 18 novembre 2021, ha dichiarato che non si trattava di colera. Eppure la gente muore con vomito e diarrea. Né il prefetto, né il sindaco, né il dipartimento della sanità sensibilizzano la popolazione sulle misure igieniche da osservare. Il centro sanitario Zongo2, che riceve i malati di colera, riceve anche donne incinte, donne in travaglio e in allattamento. I malati di colera sono alloggiati sotto un telone e sdraiati a terra. Non vengono isolati opportunamente.
Siccome non sono malati di Covid, sono poco interessanti. “L’epidemia di colera è capace di devastare una popolazione se le misure igieniche non sono osservate, ma appare poco preoccupante per le autorità, così zelanti nella cosiddetta lotta contro la Covid19”, spiega il Consiglio delle popolazioni. Viene poi denunciata la pressione su cittadini e lavoratori affinché accettino la vaccinazione anti-Covid19. Il Consiglio chiede dunque alle organizzazioni sociali e per i diritti umani per fare pressione sulle autorità responsabili del Dipartimento e sul Comune di Parakou affinché forniscano ai pazienti condizioni di ricovero adeguate e prendano misure urgenti per prevenire ed evitare lo sviluppo della malattia.
Marinella Correggia
11 Dicembre 2021