“Se oggi a un parlamentare viene negata la possibilità di votare il Presidente della Repubblica, domani a una parte del popolo italiano sarà interdetto il voto elettorale per i propri rappresentanti regionali e nazionali. Questa non è più una deriva pericolosa ma la fine della democrazia. Uno stato che non permette il voto a coloro che non si piegano a disposizioni folli, non è più uno stato democratico ma un regime a tutti gli effetti”. Ad affermarlo è la deputata Sara Cunial, dalla scorsa settimana in presidio davanti alla Camera dei Deputati, in veste di portavoce eletto ma escluso – perché senza Green Pass – dalle aule parlamentari.
“Green pass o non green pass, vaccino o non vaccino, tutti dovrebbero alzare la testa e far sentire forte il proprio disaccordo con la decisione di eliminare dalla vita politica tutti coloro che non si allineano al regime. La storia ce lo insegna. – continua – Io continuerò a presidiare le istituzioni dalle quali sono stata ingiustamente estromessa, con la mia presenza costante davanti a Montecitorio. Sarò lì da lunedì mattina, quando inizierà la discussione del D.L. 172 sul super Green Pass, con apposizione della fiducia già lunedì pomeriggio e votazione finale entro mercoledì. Sarò lì per portare la voce e l’indignazione di chi ha capito quanto è pericolosa la strada che stanno tracciando, abbracciando chi voglia raggiungermi per guardarli negli occhi mentre si apprestano a calpestare, forse per l’ultima volta, la nostra Costituzione – conclude Cunial – Tolto il voto, tolto il diritto alla rappresentanza, alla diversità, all’opposizione e alla vita pubblica, è finita la democrazia”.
Rome, 15 gen. 2022