La Giornata della Memoria corta e la banalità del male

“Non fate paragoni col passato” è il grido che si sente quando qualcuno paragona l’attuale discriminazione dei non vaccinati al nazismo. Perché non ci sono (ancora) i lager. Perché ora sono di sinistra. Perché il fascio è Salvini. Perché perché perché.

Non iniziò coi lager. Questa è una cosa che va ben capita. Iniziò con la discriminazione. Perché i cartelli discriminatori contro i non vaccinati sono la copia esatta di quei cartelli apparsi all’indomani delle Leggi Razziali. Inutile voltarsi dall’altra parte. Non cominciò coi lager, i lager furono lo sbocco di una discriminazione e una demonizzazione diffuse.

Oggi, giustamente, l’antisemitismo è punito ed esecrato. Ma sembra proprio che non si riesca a non discriminare. E fa sorridere amaro vedere la locandina di uno spettacolo sulla tragedia dell’Olocausto con la dicitura “accesso solo con green pass rafforzato”. il green passa esisteva anche allora, e si chiamava Ahnenpass.

Eh, ma lo dice la scienza. Anche all’epoca lo diceva la scienza, perché gli orrori nazifascisti sono frutto di un delirio scientista disceso dal positivismo ottocentesco che oggi si tenta di riesumare. Un comitato tecnico-scientifico stabilì la superiorità di una razza. Non solo: si diceva che gli ebrei erano portatori di pidocchi e di tifo. Anche qui la discriminazione era giustificata sulla malattia.

“Queste sono le regole”. Andate allo Yad Vashem. Laggiù sono ricordati uomini e donne “giusti”, definiti tali proprio perché disobbedirono alle regole. Non rischiavano una multa, rischiavano la fucilazione. Vi commuovete quando guardate Schindler’s list, ma oggi forse denuncereste l’imprenditore che fa lavorare quegli sporchi ebrei per salvar loro la vita. Sostituite ebrei con non vaccinati.

A proposito di “Schindler’s list”. Nello stesso anno in cui uscì il capolavoro di Spielberg sulla Shoah uscì un altro film epocale che parlava di discriminazione: “Philadephia”. La storia di un avvocato discriminato in quanto malato di AIDS che porta sul banco degli imputati lo studio per cui lavorava. Perché in quegli anni, ancora memori di dove porta la strada della discriminazione, era un crimine discriminare i malati di AIDS. Mentre oggi i malati di un morbo dalla letalità bassa sono trattati da criminali. E qualcuno ha proposto persino segni distintivi per i non vaccinati. Anche in Germania cominciò con le stelle gialle e finì ad Auschwitz e a Dachau.

Siamo in pena banalità del male, come la descriveva Hanna Arendt nel libro scritto mentre seguiva il processo di Eichmann a Gerusalemme. Eichmann non aveva il fascino sinistro che spesso si attribuisce ai grandi malvagi: non era che un grigio burocrate, un ometto qualsiasi che “obbediva agli ordini”, motivazione che, nei processi ai criminali nazisti, non è mai stata presa in considerazione come attenuante.

Il nazismo non è detto che si ripresenti con marce, svastiche e saluti romani. Anzi, molto difficile che si ripresenti nella stessa veste del passato. Ovviamente così è più facile da identificare. Meglio ancora, il nazista oggi fa aperta professione di antifascismo. Oggi si presenta in giacca e cravatta, parla inglese invece che tedesco, dice addirittura di essere globalista e antinazionalista. Senza dimenticare che anche il nazismo aveva a cuore tematiche che poggi sono considerate sacre, come l’ambiente e la salute.

Bisogna dire no ad ogni tipo di discriminazione. Siamo presi da profonda tristezza nel vedere che, oggi come allora, l’uomo medio crede alle bugie governative e appoggia, spesso in buona fede, autentiche aberrazioni. Sottolineiamo, per concludere, che anche Amnesty International si è accorta che in Italia esiste un regime discriminatorio. Quindi che dal punto di vista dei diritti umani qualcosa non vada è palese.

“Se è successo, vuol dire che può succedere ancora” scriveva Primo Levi. Ecco, sta di nuovo accadendo.

ANDREA SARTORI

27 Gennaio 2022

La Giornata della Memoria corta e la banalità del male – Visione TV

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Giornata della Memoria. Ma ricordiamoci anche di QUESTI

 

Non iniziò con le camere a gas. Non iniziò con i forni crematori. Non iniziò con i campi di concentramento e di sterminio. Non iniziò con i 6 milioni di ebrei che persero la vita. E non iniziò nemmeno con gli altri 10 milioni di persone morte (…).
Iniziò con i politici che dividevano le persone tra “noi” e “loro”. Iniziò con i discorsi di odio e di intolleranza, nelle piazze e attraverso i mezzi di comunicazione. Iniziò con promesse e propaganda, volte solo all’aumento del consenso. (…) Iniziò quando la gente smise di preoccuparsene, quando la gente divenne insensibile, obbediente e cieca, con la convinzione che tutto questo fosse “normale.
Primo Levi, scrittore
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Campi di sterminio per chi non si vaccina
Giuseppe Gigantino, cardiologo

Mi divertirei a vederli morire come mosche
Andrea Scanzi, giornalista

Se fosse per me costruirei anche due camere a gas
Marianna Rubino, medico

I cani possono sempre entrare. Solo voi, come è giusto, resterete fuori
Sebastiano Messina, giornalista

Vagoni separati per non vaccinati
Mauro Felicori, assessore

Escludiamo chi non si vaccina dalla vita civile
Stefano Feltri, giornalista

I no vax fuori dai luoghi pubblici
Eugenio Giani, Presidente Regione Toscana

Potrebbe essere utile che quelli che scelgono di non vaccinarsi andassero in giro con un cartello al collo
Angelo Giovannini, sindaco di Bomporto

Stiamo aspettando che i no vax si estinguano da soli
Paolo Guzzanti, giornalista

Verranno messi agli arresti domiciliari, chiusi in casa come dei sorci
Roberto Burioni, virologo.

Non chiamateli no vax, chiamateli col loro nome: delinquenti
Alessia Morani, deputato

Vorrei un virus che ti mangia gli organi in dieci minuti riducendoti a una poltiglia verdastra che sta in un bicchiere per vedere quanti inflessibili no-vax restano al mondo
Selvaggia Lucarelli, giornalista

I rider devono sputare nel loro cibo.
David Parenzo, giornalista

I loro inviti a non vaccinarsi sono inviti a morire.
Mario Draghi, Presidente del Consiglio

Gli metterò le sonde necessarie nei soliti posti, lo farò con un pizzico di piacere in più.
Cesare Manzini, infermiere

Gli bucherò una decina di volte la solita vena facendo finta di non prenderla
Francesca Bertellotti, infermiera

Provo un pesante odio verso i no vax
J-Ax, cantante

Se riempiranno le terapie intensive mi impegnerò per staccare la spina
Carlotta Saporetti, infermiera

Non siete vaccinati? Toglietevi dal ca**o!
Stefano Bonaccini, Presidente Regione Emilia Romagna

Un giorno faremo una pulizia etnica dei non vaccinati, come il governo ruandese ha sterminato i tutsi
Alfredo Faieta, giornalista

Il greenpass ha l’obiettivo di schiacciare gli opportunisti ai minimi livelli
Renato Brunetta, ministro

E’ giusto lasciarli morire per strada
Umberto Tognolli, medico

Prego Dio affinché i non vaccinati si infettino tra loro e muoiano velocemente
Giovanni Spano, vicesindaco

Bisogna essere duri e discriminare chi non si vaccina, in ospedale, a scuola, nei posti di lavoro
Filippo Maioli, medico

Serve Bava Beccaris, vanno sfamati col piombo
Giuliano Cazzola, giornalista

Mandategli i Carabinieri a casa
Luca Telese, giornalista

Gli renderemo la vita difficile, sono pericolosi
Piepaolo Sileri, Viceministro

E’ possibile porre a loro carico una parte delle spese mediche, perché colpevoli di non essersi vaccinati
Sabino Cassese, costituzionalista

Non sarà bello augurare la morte, ma qualcuno sentirà la mancanza dei novax?
Laura Cesaretti, giornalista

Se arrivi in ospedale positivo, il Covid ti sembrerà una spa rispetto a quello che ti farò io
Vania Zavater, infermiera

I novax sono i nostri talebani
Giovanni Toti, presidente regione Liguria

Sono dei criminali, vanno perseguitati come si fa con i mafiosi
Matteo Bassetti, infettivologo

(Grazie anche a @ondavorace)

 

27 Gennaio 2022

Giornata della Memoria. Ma ricordiamoci anche di QUESTI – Visione TV

 

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