[Superando.it] L’organizzazione campana Autismo e ABA punta sull’AFA (Attività Fisica Adattata)

Attività motoria non riabilitativa, ma di mantenimento e prevenzione, l’AFA (Attività Fisica Adattata) è finalizzata a facilitare l’acquisizione di corretti stili di vita attraverso un programma di esercizi fisici svolti in gruppo, seguendo protocolli condivisi con il personale dell’Azienda Sanitaria Locale. Al programma che fa capo a tale attività si è recentemente affiliato l’Ente di Terzo Settore campano Autismo e ABA, in sintonia con l’Azienda Sanitaria Locale di Salerno che ha creduto nel progetto
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Servizi semiresidenziali e persone con disabilità: imboccare una nuova strada
«È possibile – scrive Giovanni Merlo – abbandonare lo schema dei servizi semiresidenziali per persone con disabilità, ove si prevede che gruppi di loro frequentino lo stesso luogo per fare, più o meno, le stesse attività per un numero di anni imprecisato? L’ormai annoso dibattito trova oggi riscontro in due atti della Regione Lombardia, che fanno pensare come sia necessario e possibile pensare ad un’organizzazione che non basi più il proprio baricentro sul luogo (il centro diurno) e sulle sue regole e attività, ma sulle persone, sui loro progetti, desideri, richieste e mete esistenziali»
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Resta ancora sullo sfondo il lavoro delle persone con disabilità
«Nella Legge Delega in materia di disabilità – scrive Marino Bottà – al primo articolo si parla di “diritto alla vita indipendente e alla piena inclusione sociale e lavorativa”, ma come si può parlare del progetto di vita, della valutazione multidimensionale della disabilità, dell’accertamento delle condizioni di invalidità e altro ancora, senza occuparsi specificamente dei gravi problemi di lavoro delle persone con disabilità?»
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Stanno per tornare le storie ai confini della rarità
Dopo il grande successo ottenuto lo scorso anno, sta per tornare, in vista della Giornata Mondiale delle Malattie Rare del 28 febbraio, il social talk “#TheRAREside – Storie ai confini della rarità”, la campagna digital ideata dall’OMAR (Osservatorio Malattie Rare). E lo farà quest’anno insieme a partner quali l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, il Festival Uno Sguardo Raro e l’Associazione UILDM. La conferenza stampa online di presentazione è in programma per il 15 febbraio con la diretta della prima puntata, per arrivare poi a un totale di sei puntate e undici storie
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Dire le cose giuste nel modo sbagliato
«A proposito del recente Festival di Sanremo – scrive Antonio Giuseppe Malafarina – e delle critiche a Maria Chiara Giannetta, co-conduttrice della quarta serata, per come ha raccontato la sua esperienza con la disabilità visiva, credo che l’attrice abbia detto un sacco di cose giuste nel modo sbagliato. Ed è prevalso il messaggio sbagliato. Ma le ha dette oppure le ha recitate? La televisione ha le sue dinamiche. Ha detto, insomma, quello che serviva dire»
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L’ultimo Decreto sulla gestione a scuola dei casi positivi al Covid
Il Decreto Legge 5/22 del 4 febbraio ha previsto nuove misure per la gestione a scuola dei casi positivi al Covid meno restrittive rispetto a quelle fissate dal precedente Decreto Legge 1/22 del 7 gennaio. Per aiutare la comprensione delle nuove norme, stante la difficoltà di lettura di tale Decreto, anche da parte degli stessi addetti ai lavori, il Centro Studi Giuridici HandyLex propone un approfondimento, di cui suggeriamo senz’altro la consultazione, riguardante anche la situazione degli alunni e delle alunne con disabilità
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Scuola: opportunità e rischi del “non cognitivo”
«La discussione sulla possibile introduzione di “competenze non cognitive” nelle scuole – scrivono Daniele Fedeli e Claudia Munaro -, con relativo Disegno di Legge già approvato alla Camera, pone una riflessione, tre questioni rilevanti e tre possibili proposte operative. E in tal senso sarebbe anche auspicabile dare più voce alle progettualità rivolte ad allievi con bisogni speciali, per i quali l’apprendimento e l’esercizio di adeguate “abilità di vita” rappresenterebbe un viatico importante per un adattamento all’ambiente nell’ottica dell’autodeterminazione e della qualità della vita»
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