Ho fatto un sondaggio fra i miei studenti e loro all’80% dicono che non credono che ci sarà l’invasione.
E mi hanno chiesto: “Domani ci sarà l’attacco russo e l’invasione dell’Ucraina”.
Ho risposto che no, non ci sarà l’invasione russa, ne sono ragionevolmente sicuro.
E per un semplice fatto: la Russia ha detto che non lo farà. E lo ha detto tante volte, fino allo sfinimento.
Tutto a posto dunque?
No, per nulla.
Questo clima di sospetto può generare equivoci che facilmente sfuggono al controllo.
E in un tale clima può accadere qualcosa di terribile.
Ad esempio? Se domani partisse un colpo di mortaio e dovesse fare una strage, come si farebbe a capire da dove è partito? Il 5 febbraio 1994 fu attribuito ai serbi un terribile lancio di mortaio che fece strage sulla popolazione nel mercato di Markale a Sarajevo. Quel colpo di mortaio fece scattare un bombardamento della Nato sulle posizioni serbe. I serbi vennero piegati e dovettero trattare la resa.
Oggi a distanza di tanto tempo sapete a quali conclusioni sono arrivati gli esperti? Di chi era il colpo di mortaio?
Il rapporto conclusivo dell’ONU sulla vicenda non ha escluso che il colpo possa essere partito anche dal versante opposto ai serbi; e ha concluso solo che la zona di origine del proiettile era in un’area di due chilometri quadrati e mezzo, in cui si trovavano sia posizioni serbe che musulmano-bosniache. (1)
La commissione di inchiesta indipendente stabilì che l’ordigno era partito da una posizione in cui passava la linea di separazione tra l’esercito musulmano e quello serbo, e che in definitiva non era quindi possibile accertare di chi fosse l’effettiva responsabilità del massacro di Markale. (2)
Questo ci sia di monito perché nella zona del Donbass – dove si fronteggiano separatisti filo-russi e esercito ucraino – potrebbe accadere la stessa cosa, specie ora che gli osservatori OCSE hanno abbandonato il campo per l’aggravarsi della crisi.
Se domani qualcuno dovesse fare strage con un lancio di mortaio, allo stesso modo del 5 febbraio 2014, la crisi in Ucraina sarebbe di gran lunga peggiore di quella generata da un’ipotetica invasione. In un’invasione è tutto chiaro: si sa chi la vittima e chi è il colpevole. Ma in un caso dubbio, come quello della strage del mercato di Sarajevo, tutti si sentirebbero legittimati dalle proprie ragioni e spronati verso la “guerra giusta”, ognuno la propria.
Alessandro Marescotti
15 Feb 2022
(1) https://www.ilpost.it/2014/02/05/strage-mercato-sarajevo
(2) http://www.criminidiguerra.it/tc5.shtml