Fulvio Grimaldi: “La primavera colorata”

Contro il crack dell’Occidente. Sciabole e arcobaleni. Intervista di “Io penso” a Fulvio Grimaldi.

 

Ai link sottostanti troverete dei brevi frammenti di una lunga intervista al sito “Io penso”, con la parte centrale dedicata alle rivoluzioni di velluto, o colorate, tutte rose e fiori (gelsomini, rose, aranci, tulipani…) e molto amate dai “sinistri” arcobaleno, a partire da quella di Otpor in Serbia, che ha poi istruito tutte le altre. Per la visione completa del video occorre abbonarsi a quella piattaforma.

 

https://fb.watch/bmXP4DY1CN/

iopenso.eu/interviste/la-primavera-colorata 

 

Precariato globalista finto sinistro

 

Rivoluzioni colorate 

Di questi tempi, in cui il cannibalico orso russo, lanciato contro l’Occidente della democrazia, dei diritti umani, della pace e della meravigliosa salvaguardia di ambiente e salute, si è lanciato nella sua ennesima conquista bellica di Stati, territori, popoli, date un’occhiatina nelle redazioni dei nostri media.

Vi vedrete brulicare, richiamati in massa dalle missioni per la salvezza sanitaria, inebriati nugoli di personaggi, personaggetti, precari in affannata corsa sulle ginocchia, con tanto di improvvisati elmetti di carta a forma di barchetta e, soprattutto, avvitati in cinture esplosive di mortaretti. Servono a farsi disintegrare sulla carta o sugli schermi nel nome della deontologia professionale tipo trinità divina Molinari-Giannini-Mentana e a ulteriore contenimento delle orde barbariche slave guidate contro l’Occidente da Gengis-Zar Vladimir Putin.

Decisivo il loro impulso pacifista alle mazzafionde con cui ai poveri battaglioni Azov tocca difendersi dal sanguinario espansionismo dei terroristi rossi  del Donbass, gente cui tocca immolarsi per la civiltà euroccidentale nel segno nobilitante dei vessilli con le immortali svastiche e la doppia S. Una missione umanitaria di valenza epocale che, dopo una breve interruzione di degenerazione parademocratica nella seconda metà del secolo, ha ricuperato alla grande il messaggio dell’Uomo Nuovo.
Informazione a rovescio

Uomo Nuovo affermatosi nella prima metà del secolo scorso e sapientemente fatto scaturire da un primo olocausto mondiale imperial-industriale. E poi, sulla scia di una cinquantina di milioni di morti ammazzati, sostituito dall’Uomo Nuovissimo a cui, a forza di liberazioni di popoli e nazioni, ora  spetta il compito finale e globale: la “soluzione finale” dell’obliterazione  di ogni residuo di obsoleta identità umana.

Milizie naziste ucraine

Per tutto questo serve una guida etico-estetico-morale dall’integrità impeccabile. Quella che alla nostra info-paganda del copia-incolla, con la sua brava barchetta di coscritto sul capo, fornisce modi, contenuti e obiettivi. Ecco qualche esempio di lectio magistralis mediatica su quanto (non) accadeva alcuni giorni fa. Profeti un po’ fuori tempo, hanno però avuto l’innovativa idea di negare quanto accadeva edi affermare quanto non accadeva, o sarebbe accaduto, forse, solo da lì a poco. Tanto che, al momento in cui scrivo, hanno creato un guazzabuglio tale di menzogne da non farci capire se forze russe siano già lì, nel Donbass, a fermare il genocidio in corso (Mosca non lo dice), o se i festeggiamenti dei cittadini di Donetzk festeggiano, non già il loro arrivo, o semplicemente il riconoscimento russo della loro indipendenza.

“Separatisti appoggiati dai russi, che hanno attaccato il governo ucraino per anni, hanno asserito, senza prove, che l’Ucraina stava preparando un’aggressione su vasta scala sul proprio territorio. (New York Times, 18 febbraio).

” Denis Pushillin presidente dell’autoproclamata Repubblica Popolare del Donetsk ha annunciato l’evacuazione di donne e bambini. Ha affermato, senza prove, che Kiev stava pianificando il proprio assalto alle regioni est del paese, dove i separatisti supportati da Mosca, combattono le forze governative, dal 2014″ (NBC 18 febbraio)

“Il portavoce Price ha dichiarato che Gli Stati Uniti erano particolarmente preoccupati per quanto Vladimir Putin ha detto, senza prove, che nell’est dell’Ucraina del Donbass stava accadendo un genocidio” (Reuters, 17 febbraio)

 

Non è Berlino 1939, è Kiev 2020. Guardia nazionale con incorporati i battaglioni nazi “Azov”.

“Venerdì l’agenzia Tass ha riferito, senza prove, che il capo dell’autoproclamato territorio di Donetsk ha annunciato, senza prove, la scoperta di 130 fosse comuni di vittime dell’aggressione ucraina” (The Washington Post, 11 febbraio). Le immagini delle fosse comuni sono poi state pubblicate sui social.

“Ammassando truppe tutt’intorno all’Ucraina, esponenti russi hanno ripetutamente asserito, senza prove, che Kiev stava per attaccare la Russia, o i russofoni, nell’est ucraino, piuttosto che il contrario” /The Guardian, 4 febbraio).

Dimitry Peskov, protavoce del Cremlino, ha affermato che la situazioni ai bordi dei confini russi può innescarsi a ogni momento, insistendo, senza prove, che le forze ucraine avevano preso azioni aggressive , intensificatesi negli ultimi giorni” (“Politico”, 17 febbraio)

“Putin rastrellerà e torturerà tutti i gay” (Sito CIA, https://t.co/OJspZdz37Ppic.twitter.com/qPyhpHD1gp)

Gli Stati Uniti hanno informato l’ONU di avere attendibile informazioni che Mosca sta compilando liste di ucraini da uccidere o rinchiudere in lager. Putin sta programmando di catturare giornalisti e persone LGBT per farli torturare, uccidere, e scomparire, dopo aver invaso l’intero paese” (Washington Post, domenica 20 febbraio)

E ora che, grazie a queste lectiones magistrales fedelmente e ossequiosamente riprese dai nostri media, avete capito tutto e siete stati illuminati su quanto si sta svolgendo nel grande confronto, andate a dire grazie alla summenzionata sacra Trinità e a tutte le affini quadrità, pentità, sestità, eccetera, per come vi fanno stare in armonia con la realtà del mondo.

Ringraziateli anche in nome di questi bravi combattenti ucraini

Il quotidiano (anti)comunista, tafano cocchiero

E, per non dimenticare, il “quotidiano comunista”, da mezzo secolo nemico dei comunisti, ma soprattutto dei russi sia comunisti, sia no, va ringraziato pure quello. In questo caso, sia per voler salvare, al pari di Biden e in omaggio a Hitler, uno Stato fallito e sprofondato nell’abiezione coloniale, sia un regime nato da un golpe fascio-nazista di Obama-Hillary-Nuland (“Fuck Europe”, ricordate?)  nell’Ucraina retta da un governo eletto democraticamente. Opera in questa direzione, sorvolando deontologicamente sui patrioti mandati a macellare il Donbass, come sui mercenari reclutati a questo scopo in Lituania, Georgia, Cecenia, e ora anche tra l’ISIS.

Sotto un titolone che si scandalizza per aver la Duma autorizzato l’impiego di truppe all’estero, il foglietto portavoce dell’impiego all’estero delle truppe USA, da Kennedy il Buono a Biden lo Scemo, fa tracimare da sotto la foglio di fico di un pezzo di Tariq Ali, gli elaborati gemelli di quanto sopra ho citato dal NYT e consimili. Fa distillare il suo livore contro tutto quanto è russo, che fosse comunista o putiniano, a due ronzini di razza come Luigi Di Biase o Sabato Angieri. Al primo la missione bideniana di sezionare tutte i crimini di una Russia che osa opporsi al democratico imperialismo militarista di USA e Nato; al secondo quello di farci unire le nostre alle lacrime di una “Kiev ferita da Putin” (sic!), cui tocca svegliarsi in un’alba livida che preannuncia ogni sorta di tragedia, come promesso dalla foto al centro dell’articolessa.

Si tratta di “diritti umani”, il supremo valore che sta a cuore ai “compagni” del “manifesto”. Ovunque si presentino con sul bavero un distintivo a stelle e strisce.

Fulvio Grimaldi
16 febbraio 2022
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