I due giovani ucraini sono stati arrestati la notte del 6 marzo dalla polizia governativa di Zelensky. Sono accusati di essere spie russe e bielorusse per la loro appartenenza ad un’organizzazione dichiarata illegale e terroristica, l’Unione della Gioventù Comunista Leninista dell’Ucraina.
Mikhail ne è il primo segretario.
Detenuti attualmente in un carcere di massima sicurezza, i ragazzi potrebbero essere assassinati nelle prossime ore.
Mentre tutto l’Occidente presenta Zelensky come il campione della democrazia che si batte contro la dittatura, diverso è il punto di vista di chi si è opposto all’ascesa del governo di Kiev sostenuto dai neonazisti.
I due ragazzi incriminati, infatti, sin dal 2014 sono stati alla testa delle mobilitazioni giovanili e studentesche che tentarono di aprire gli occhi al popolo ucraino sulla vera natura di Euromaidan.
Quelle battaglie vennero perseguitate e poi represse nel sangue da Pravi Sektor, Azov e altre organizzazioni di estrema destra mentre l’Occidente si tappava occhi e orecchie.
Per la loro adesione alla Gioventù Comunista Leninista di Ucraina, Mikhail e Aleksander sono stati aggrediti e picchiati per le strade di Kiev e arrestati più volte. I loro parenti e amici hanno subito minacce e intimidazioni.
Questo è ciò che migliaia di militanti politici e sindacali subiscono in Ucraina dal governo Zelensky nel più totale oscuramento mediatico del nostro sistema informativo.
È chiaro che una notizia del genere offuscherebbe il mito di un Presidente dell’Ucraina, presentato come leader democratico della resistenza anti-russa, che un giorno sì e l’altro pure invoca l’intervento armato della NATO e la guerra atomica.
Cosa ne pensa, invece, l’opinione pubblica occidentale di questi episodi?
Per ora, nulla! Si campa nell’ignoranza della realtà sulle malefatte del governo populista e neofascista di Kiev.
La Federazione Mondiale della Gioventù Democratica (WFDY/FMJD) ha chiamato alla mobilitazione internazionale in solidarietà di Mikhail e Aleksander Kononovich.
All’appello hanno risposto diverse organizzazioni nel Mondo, tra cui il Partito Comunista Brasiliano (PCB), che oggi scenderà in piazza in diverse città del Brasile per chiedere la loro liberazione e protestare contro il regime neofascista ucraino, al fine di cercare di usare la pressione internazionale per prevenire il possibile assassinio di due dei numerosi oppositori politici di Zelensky.
Chiediamo il rilascio immediato di Mikhail, Aleksander e di tutti i prigionieri politici che hanno sfidato il regime di Kiev.
Solidarietà internazionalista, pace e uguaglianza fra gli oppressi, guerra agli oppressori.
PS: i comunisti in Ucraina sono dichiarati illegali dal 2014. In Russia, invece, il Partito Comunista della Federazione Russa è la principale opposizione al governo Putin.