[Rete Ambientalista] Non per la sola Ucraina si batte il pacifismo laico e religioso.

Papa Francesco lancia un duro attacco contro il gruppo di Stati, compresa l’Italia, che ha annunciato di voler spendere il 2% del Pil per l’acquisto di armi in risposta al conflitto russo-ucraino: “E’ una pazzia, io mi sono vergognato. La vera risposta  non sono altre armi, altre sanzioni, altre alleanze politico-militari, ma un’altra impostazione, un modo diverso di governare il mondo, non facendo vedere i denti. La storia degli ultimi settant’anni lo dimostra: guerre regionali non sono mai mancate, per questo io ho detto che eravamo nella ‘terza guerra mondiale a pezzetti’, un po’ dappertutto, fino ad arrivare a questa, che ha una dimensione maggiore e minaccia il mondo intero. Ma il problema di base è lo stesso: si continua a governare il mondo come uno ‘scacchiere’, dove i potenti studiano le mosse per estendere il predominio a danno degli altri”.

A queste parole, voi che cosa avete da ridere? (Putin è ortodosso).

Pax Christi: Marcia per la pace a sostegno dei portuali obiettori di coscienza.

La marcia della pace avviata a Savona contro gli armamenti prosegue a Genova sabato 2 aprile.

No alle navi della morte e al traffico di armi.

Giovedì 31 marzo sciopero di 24 ore dei portuali di Genova proclamato da USB USB per l’arrivo della nave saudita Bahri. Presidio e assemblea operaia per la mobilitazione nazionale dei portuali: “Il prezzo del conflitto lo pagheranno i lavoratori con licenziamenti e carovita. Non un centesimo, un fucile o un soldato per la guerra. Blocchiamo i nostri porti al traffico di armi. Come lavoratori portuali non abbiano nessuna intenzione di restare indifferenti di fronte ai nuovi venti di guerra che tornano a soffiare in Europa. Questo conflitto, che ha una genesi che va ben oltre la ricostruzione di comodo dei nostri media nazionali e dei nostri politici, come ogni guerra nella storia, avrà delle pesanti conseguenze per tutti i noi. A pagarne le spese saranno proprio i lavoratori e le lavoratrici. In Ucraina e Russia ovviamente, ma anche nei paesi europei, attraverso l’aumento del costo dei beni energetici come gas e petrolio e delle spese militari….”

Guai ai profughi dalla pelle scura.

Tra il 1876 e il 1976 sono emigrati  oltre 24 milioni di italiani.  Per quanto invece  attiene l’immigrazione, la tabella  [cliccala sul Sito] riporta il numero degli  stranieri residenti in Italia suddivisi per cittadinanza: complessivamente sono oltre 5milioni di extracomunitari a fronte di 55milioni di italiani.  In testa la Romania con oltre 1 milione. L’Ucraina era al quinto posto con quasi 236mila persone, numero destinato ad aumentare causa la guerra in corso senza dover creare allarme economico e sociale  per l’accoglienza di questi profughi. Misurato dai successi  elettorali di Lega e Fratelli d’Italia, è invece impressionante l’allarme per l’accoglienza di quei profughi, anch’essi  extracomunitari ma di pelle scura, arrivati sui barconi e ammassati nei cosiddetti  Centri di accoglienza. Si stima la presenza di stranieri irregolari  sul territorio in oltre 300mila.

Costretti a sbarcare irregolarmente sulle coste italiane attraversando  i confini marittimi,  sono i rifugiati in fuga da conflitti armati o persecuzioni  e migranti economici a causa delle guerre  (peraltro fomentate dagli occidentali). Più della metà di chi parte dalla Libia viene riportato indietro. I respingimenti dei migranti intercettati in mare dall’Italia e riportati nei lager libici hanno procurato all’Italia condanne della Corte europea dei diritti umani per violazione del divieto di espulsioni collettive e per aver esposto i migranti a trattamenti inumani e degradanti e al rischio di essere rimpatriati dalla Libia in Paesi d’origine non sicuri. Sono più di 1.600 i morti in mare nell’ultimo anno per la mancanza di soccorsi. Seicento in più dell’anno precedente.

Anche in Yemen otto anni di conflitto come in Ucraina.

La guerra in Yemen e la crisi umanitaria che ne è derivata hanno determinato nel Paese una situazione drammatica con oltre 20.000 vittime civili tra marzo 2015 e marzo 2021. Quasi otto anni di conflitto hanno costretto più di 4 milioni di persone, tra cui più di 2,4 milioni di bambini e bambine, a lasciare le loro case, e si stima che il 65% della popolazione – 20 milioni di persone – abbia bisogno di assistenza umanitaria. La carenza di cibo, acqua potabile, servizi igienici e assistenza sanitaria, nonché la diffusione di massicce epidemie di colera e difterite, hanno gravato sulle condizioni di vita dei civili e privato le famiglie dei bisogni primari. Le conseguenze della guerra sono sempre più devastanti in Yemen, soprattutto per i bambini. Se vuoi, anche tu puoi aiutarli con una donazione. Clicca qui Save the Children.

Bombardamenti continui in giro per il Kurdistan, in Siria e in Iraq.

Aiutiamo il  popolo curdo  schiacciato dalla tenaglia turca impugnata da Stati Uniti e Russia. Venerdì 25 marzo ore 17.00 alla Casa di Quartiere di Alessandria incontro con la deputata kurda NURSEL AYDOGAN del partito HDP che sarà intervistata dal giornalista turco MURAT CINAR.

50° anniversario della lotta del popolo curdo e festa del Newroz.

Il Newroz rappresenta per i curdi ed i popoli della Mesopotamia l’avvento del nuovo anno e viene celebrato come auspicio della rinascita della natura e della società. Il Newroz è diventato anche il simbolo della lotta contro la tirannia, il razzismo, l’oppressione, per la liberazione di tutti i popoli del Medio Oriente. Mentre ci approssimiamo al Newroz di quest’anno si intensificano gli attacchi in tutte le quattro parti del Kurdistan.

20 marzo-5 aprile 2022. 18° Settimana contro l’Apartheid israeliana.

Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni per i diritti del popolo palestinese.  Quest’anno, la Settimana contro l’apartheid israeliana (IAW) celebrerà le culture della resistenza ed esplorerà i legami intersezionali tra la lotta di liberazione palestinese e le lotte globali per la giustizia.

Apartheid israeliana contro i palestinesi crimine contro l’umanità.

Le autorità israeliane devono essere chiamate a rendere conto del crimine di apartheid contro i palestinesi. È quanto ha dichiarato oggi Amnesty International in un rapporto di 278 pagine nel quale descrive dettagliatamente il sistema di oppressione e dominazione di Israele nei confronti della popolazione palestinese, ovunque eserciti controllo sui loro diritti: i palestinesi residenti in Israele, quelli dei Territori palestinesi occupati e i rifugiati che vivono in altri Stati. Nel rapporto si legge che le massicce requisizioni di terre e proprietà, le uccisioni illegali, i trasferimenti forzati, le drastiche limitazioni al movimento e il diniego di nazionalità e cittadinanza ai danni dei palestinesi fanno parte di un sistema che, secondo il diritto internazionale, costituisce apartheid. Questo sistema si basa su violazioni dei diritti umani che, secondo Amnesty International, qualificano l’apartheid come crimine contro l’umanità così come definito dallo Statuto di Roma del Tribunale penale internazionale e dalla Convenzione sull’apartheid. Amnesty International chiede al Tribunale penale internazionale di includere il crimine di apartheid nella sua indagine riguardante i Territori palestinesi occupati e a tutti gli Stati di esercitare la giurisdizione universale per portare di fronte alla giustizia i responsabili del crimine di apartheid.

Pfas, gli obiettivi degli ambientalisti possono diventare Legge.

Il disegno di legge depositato dal senatore Mattia Crucioli “Norme relative alla cessazione della produzione e dell’impiego delle sostanze poli e perfluoroalchiliche” (clicca qui) è in piena corrispondenza con il Dossier (clicca qui) presentato da Legambiente in occasione della  Giornata mondiale dell’acqua 2022 …. Nel DDL si realizzerebbero  gli obiettivi di Legambiente e di tutte le forze che da anni si stanno battendo: Greenpeace, Movimento di lotta per la salute Maccacaro, Mamme No Pfas, Comitato Stop Solvay, Friday for Future, Isde Medici per l’Ambiente. Infatti il DDL  stabilisce con termini temporali precisi e senza ambiguità- che  “i limiti di scarico in aria, in acqua e nel sottosuolo dei PFAS siano portati allo zero tecnico, al pari delle acque potabili”; ovvero: “È vietato l’uso,  la commercializzazione e la produzione di PFAS o di prodotti contenenti PFAS”. Infine esso “Detta norme per la realizzazione di misure di decontaminazione e di bonifica delle aree interessate dall’inquinamento da PFAS, per la ricerca finalizzata alla individuazione di materiali sostitutivi, alla riconversione produttiva e per il controllo sull’inquinamento”. [Continua sul Sito].

Pfas, gli obiettivi di ISDE Medici per l’ambiente possono diventare Legge.

Nel riconoscersi nel disegno di legge del senatore  Crucioli “, l’Associazione Medici per l’Ambiente – ISDE Italia ha inteso ribadire la netta presa di posizione su Pfas e Bisfenolo con la quale aveva investito Governo e Parlamento già il dicembre scorso (clicca qui lettera ISDE Governo su Direttiva acque). Nella lettera inviata alle istituzioni italiane, ISDE è perentoria: il loro valore limite sia fissato in zero”. E’ evidente il riferimento al disastro ecosanitario  determinato ad Alessandria dalla Solvay di Spinetta Marengo, dove Pfas (Pfoa, C6O4 e Adv) e Bisfenolo  si mescolano in suolo-aria-acqua con il cocktail  degli altri tossici e cancerogeni, dunque agli impianti che devono essere fermati.  [Continua sul Sito].

Cingolani cieco muto sordo sui Pfas.?

Le consigliere di Europa Verde rispettivamente in Regione Veneto e Parlamento europeo, accusano il ministro Cingolani  di “silenzio assordante sui limiti Pfas”, proprio  mentre undici paesi dell’Unione europea  hanno chiesto a gran voce alla Commissione di non consentire ulteriormente il loro utilizzo  nei processi di fabbricazione.

Processo Pfas: Biomonitoraggi del 2014, dalle cardiopatie alle malattie in gravidanza, tutte le analisi della Regione Veneto.

Presentati alla Corte d’Assiste di Vicenza gli studi fatti sulla salute della popolazione residente nella Zona Rossa .E’ toccato alla dottoressa Francesca Russo, direttrice del Dipartimento di prevenzione della Regione Veneto, ricostruire le procedure di screening sanitario messe in atto per valutare l’impatto dei Pfas sulla salute dei cittadini residenti nelle zone contaminate. Il tema è stato affrontato nel corso del processo davanti alla corte d’Assise in cui sono imputati 15 manager di Miteni, Icig e Mitsubishi Corporation, accusati a vario titolo di avvelenamento delle acque, disastro ambientale innominato, gestione di rifiuti non autorizzata, inquinamento ambientale e reati fallimentari. Leggi la deposizione sul Sito.

Pfas. Bonifica subito. Analisi del sangue per tutti. Si estende la ricerca dei Pfas nel sangue dei cittadini.

Cittadini veneti, perché per i piemontesi di Alessandria (Solvay di Spinetta Marengo) il monitoraggio non è mai iniziato. Si amplia la zona rossa.

L’interesse di Cingolani per la Solvay di Rosignano.

Bluebell Capital Partners, WWF Italia, Project Zero, insieme a numerosi cittadini di Rosignano, hanno presentato ricorso al Tar della Toscana per l’annullamento del decreto emesso dal ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani che ha rinnovato ed esteso l’autorizzazione integrale ambientale (AIA) dello stabilimento  che con i suoi scarichi tossici in mare crea artificialmente le note ‘spiagge bianche’. Al centro della polemica è Cingolani per conflitto di interessi avendo firmato un decreto che avvantaggia Solvay con cui, da dirigente di Leonardo, aveva concluso una joint-venture.

Arrogante e colonialista il ministro della cosiddetta transizione energetica.

il Piano di Cingolani della transizione energetica e sostenibile delle aree idonee – PITESAI – afferma che l’intera superficie regionale della Sicilia e una ampia area marina dal Tirreno meridionale all’estremo lembo sud del Canale di Sicilia, sarebbero IDONEE per le attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi.

Schmidheiny punta sul delitto perfetto.

L’oligarca svizzero Stephan Schmidheiny in tribunale di Novara  è accusato di omicidio volontario con dolo eventuale per 392 vittime dell’amianto. Si difende affermando che esse non si sono ammalate durante la sua gestione ma sicuramente prima che diventasse lui padrone dell’Eternit di Casale Monferrato. Malgrado questi espedienti dei suoi strapagati avvocati, Schmidheiny era stato condannato per disastro ambientale doloso, reato prescritto in Cassazione nel 2014. Ora  è sotto processo in seguito della “spacchettamento” deciso dai giudici di Torino, che avevano  inviato i fascicoli alle procure italiane competenti territorialmente. Quella di Torino si accontenta di confermare  quattro anni di carcere, quella di Napoli chiede 23 anni e 11 mesi.

Sito: www.rete-ambientalista.it

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Movimento di Lotta per la Salute Giulio A. Maccacaro

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Sottoscrizioni a favore della Ricerca Cura Mesotelioma: IBAN IT68 T030 6910 4001 0000 0076 215

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