Putin oggi si è incontrato con Lukhascenko nell’Estremo Oriente, al Cosmodromo “Vostocnij” (orientale) nella regione dell’Amur.
Nei colloqui con il presidente della Bielorussia, Putin ha appena parlato sull’operazione militare in Ucraina che ha definito giusta: “Lo scontro con le forze antirusse allevate in Ucraina era inevitabile, era solo una questione di tempo! Avevano cominciato a trasformare l’Ucraina in una “piazza d’armi” antirussa. Crescendo i germogli del nazionalismo presenti in Ucraina, hanno allevato apposta una gioventù neonazista. Il neonazismo era diventato un fatto di vita in un paese grande e confinante con noi.
Oggi i nostri ufficiali che prendono parte all’operazione speciale militare nel Donbass, in Ucraina, offrono aiuto alle repubbliche popolari del Donbass, agiscono con coraggio, competenza, in modo efficace ed efficiente, impiegando i più moderni tipi di armi che possiedono caratteristiche uniche, senza analoghi nel mondo! Non c’è alcun dubbio che le Forze Armate russe raggiungeranno gli scopi prefissi. Gli scopi sono assolutamente chiari, nobili. Lo scopo principale è aiutare il popolo del Donbass che noi abbiamo riconosciuto, siamo stati costretti a farlo perché le autorità di Kiev, spinte dall’Occidente, si sono rifiutate pubblicamente di eseguire gli accordi di Minsk, che miravano alla soluzione pacifica dei problemi del Donbass.
Realizzando l’operazione speciale in Ucraina, noi abbiamo intrapreso le misure per garantire la sicurezza della Russia, semplicemente non avevamo altra scelta”.
Putin ha aggiunto anche: “ Noi non abbiamo nessuna intenzione di isolarci, isolare in modo duro qualcuno oggi nel mondo è impossibile, tanto più un paese enorme come la Russia, non è possibile. Perciò lavoreremo con i nostri partner che vogliono cooperare. La Russia svilupperà le proprie competenze in cambio di ciò che prima poteva comprare con i proventi dalla vendita dei vettori energetici” ha detto il presidente russo.
Marinella Mondaini
12/04/2022