Ieri il comandante dell’Azov ha chiesto ai leader dei Paesi occidentali di aiutare ad evacuare le centinaia di civili presenti accanto a loro nei bunker dell’Azovstal.
Cosa ci fanno centinaia di civili nei bunker di un’acciaieria trasformata in un fortino militare? Ancora una volta dimostrano di essersi fatti scudo con la popolazione, come affermato dalle persone che ho intervistato nelle settimane precedenti.
Prokopenko afferma che i suoi uomini stanno continuando a difendere la città. No, difendono solo loro stessi, coprendosi con i civili. Questo è vergognoso e criminale, altro che romantico e onorevole, come dicono tanti giornalisti italiani. L’onore delle armi si sarebbe potuto riconoscere se avessero combattuto a Shirokino o nelle centinaia di casematte e fortificazioni costruite nelle steppe o nei villaggi disabitati, come fanno molti altri reparti. Ritirarsi e combattere in città è stata una misura consapevole, lasciando le linee difensive attorno a Mariupol intatte.
Vittorio Rangeloni
19/04/2022