“Dopo la vergognosa ordinanza emessa dalla Corte Costituzionale, che ha dichiarato inammissibile il conflitto di attribuzione sollevato dalla sottoscritta per l’accertamento della violazione delle attribuzioni parlamentari a seguito della persistente decretazione d’urgenza durante la cosiddetta pandemia, ho scritto personalmente al Presidente della Corte costituzionale, Giuliano Amato” afferma la deputata del gruppo Misto, Sara Cunial, che nell’ottobre scorso ha presentato alla Corte una richiesta di esame in merito.
“Questa sentenza è emblema di una Corte che, disconoscendo il proprio ruolo e la propria missione, ha appoggiato in modo incondizionato un Governo che ripetutamente ha esautorato il parlamento della sua funzione legislativa nascondendosi dietro una foglia di Fico – continua –. Porre la fiducia su decine e decine di disegni di legge, significa calpestare il ruolo del singolo parlamentare, del tutto impotente dinnanzi a questa prassi istituzionale, e fare del parlamento un mero organo ratificatore delle decisioni del Governo, disconoscendo così uno dei capisaldi del nostro ordinamento democratico basato sulla separazione dei poteri. Tutto ciò oltre ad essere gravissimo è estremamente pericoloso – spiega – se il parlamentare da attore principale del potere legislativo, con l’utilizzo sistematico in fase emergenziale dello strumento della fiducia, non viene più riconosciuto, tutto il nostro sistema democratico perde infatti la sua identità e validità. Con l’ordinanza n. 80 del 2022 arriva quindi il colpo finale alla nostra già malconcia democrazia. Quello che si paventa all’orizzonte è oggi una vera e propria dittatura, neanche troppo mascherata, autoprotetta e legittimata costituzionalmente, anche attraverso l’elezione di un presidente della Repubblica sempre più rappresentate della politica piuttosto che della unità nazionale, e grazie all’elezione di politici, come appunto il Presidente Amato, nella Corte Costituzionale, al posto di magistrati terzi e garanti. Tutto ciò è inaccettabile – conclude Cuinial – così come appare del tutto inconcepibile che, ad oggi, nessun garante della Costituzione abbia alzato la testa, in difesa del nostro Paese, della sua Carta e della sua Libertà”.
22/04/2022