360 milioni di euro per un “hub antipandemico” da realizzarsi a Siena. L’annuncio del ministro Speranza a due giorni dalla fine delle restrizioni Covid e dei vari ricatti lavorativi attraverso il green pass ha lasciato perplessi in molti.
Il tutto ha destato ancora più scalpore per il fatto che il ministro italiano abbia incontrato a Washington colui che ha gestito la crisi pandemica per gli Stati Uniti (e quindi per il mondo “occidentale), Fauci.
E’ noto come in una sua mail del Marzo 2020, Fauci abbia dichiarato di sapere che il 99% dei morti in Italia fossero persone affette da altre gravi patologie. Che l’Italia, del resto, sia stata scelta come cavia occidentale è evidente ormai, aldilà delle origini del virus: è l’unico Paese che ha imposto un governo praticamente senza opposizione per “affrontare la Pandemia”, depauperando totalmente il ruolo del Parlamento, passando di emergenza in emergenza.
Fauci ha esaltato ancora una volta, nell’incontro con Speranza, l’Italia per la gestione della Pandemia in questi anni e per i suoi ingenti “investimenti nei preparativi contro una nuova Pandemia”. Sì è inoltre complimentato per il livello di vaccinazione, che ha superato il 90% della popolazione sopra i 12 anni contro il 73% degli Stati Uniti.
“Un lavoro fenomenale”, ha esclamato Fauci. Roberto Speranza, di ritorno da Washington, ha annunciato:
“Noi investiamo 360 milioni di euro sul centro di prevenzione che faremo a Siena e Fauci si è detto disposto a collaborare con i nostri scienziati, già al lavoro per questo obiettivo. Ci fa molto piacere perché consideriamo Fauci una delle principali personalità a livello mondiale nella lotta alla pandemia”, ha dichiarato Speranza.
E ancora: “Con questa mia visita rafforziamo e rilanciamo la cooperazione tra Italia e Usa nel campo della salute e della ricerca, dopo la firma in settembre a Roma di un memorandum of understanding (accordo bilaterale) con il collega Xavier Becerra”. E infine: “Dobbiamo investire di più nella salute e nella ricerca e la collaborazione tra Italia e Usa va proprio in questa direzione”, ha ribadito.
Fauci pronto a “collaborare” con l’Italia ha “chiesto prudenza” dopo l’uscita dalla fase critica della pandemia di Covid-19, perché “non sappiamo per certo cosa succederà” e ha detto di ritenere probabile negli Stati Uniti la raccomandazione del secondo booster (o quarta dose) per tutti tra settembre e ottobre. Il paese scelto come cavia si prepara.
Agata Iacono
03/05/2022