Il sillogismo di Riotta: “Se non ti piacciono gli Usa sei fascista”

Il nuovo articolo di Riotta sull’Huffpost sposta ancora più in basso la retorica del “nemico interno” obbligandoci a fare i conti con un nuovo tipo di soggettivazione.

Il sillogismo di Riotta

Dall’inizio della guerra è capitato più o meno a tutti di leggere articoli di propaganda da far gelare il sangue, ormai ci siamo abituati e nessuno si stupisce più di niente e va bene così.

Ma io ho appena letto un articolo di Gianni Riotta talmente oltre ogni limite del buon senso civile che ho dovuto rileggerlo due volte per assicurarmi di avere capito bene.

Riotta scrive che “le radici dell’Italia che odia gli Stati Uniti” sono da rintracciarsi nel fascismo, tanto è vero che “Mussolini odiava il jazz” (come Battiato, aggiungo io): di conseguenza tutti quelli critici verso gli Stati Uniti sono fascisti (ebbene sì).

Ovviamente si dimentica di dire che l’Italia fascista era nemica anche dell’Unione Sovietica, e che quindi (per giocare allo stesso livello – basso – di Riotta) il fascismo era tanto contro gli americani che contro i russi.

Poi si lamenta del fatto che ad essere critici verso gli Stati Uniti ci sono alcuni “cattedratici”, cioè persone il cui stipendio viene pagato con le tasse di tutti, e che quindi sarebbe meglio pagare lo stipendio solo a persone a cui la Nato piace molto (in cosa dovrebbe consistere la democrazia, se non nell’adorazione totale dell’America e dei suoi prodotti militari).

Articolo di Gianni Riotta

In sintesi, mentre all’inizio della crisi lo stratagemma retorico per delegittimare le voci critiche era “se sei contrario all’invio di armi in Ucraina vuol dire che sei amico di Putin”, allo stato attuale lo stratagemma è diventato “se sei critico nei confronti della Nato significa che sei fascista”.

Stiamo assistendo a un rilancio della posta in gioco, cioè a un’evoluzione dei giochi di verità del potere, come li avrebbe chiamati Foucault, che ci obbligherà a fare i conti con un nuovo tipo di soggettivazione del nemico interno.

Ad esempio: se a voi non piace qualcosa originario degli Usa come McDonald, la beat generation, la bomba atomica o lo sterminio dei nativi americani, ciò probabilmente significa che siete fascisti.

Valeria Finocchiaro

17 Maggio 2022

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