La caduta di Azovstal e gli agenti stranieri

E finalmente cadde l’acciaieria. E molti in Occidente la spacciano come una specie di Masada del XXI secolo o nuove Termopili. Con una piccola differenza: gli Spartani di Leonida e gli zeloti asserragliati a Masada preferirono morire piuttosto che arrendersi a Serse e ai Romani. Mica si fecero evacuare. Per ora sono 264 i soldati evacuati, ma in tutto ci sarebbero 2.227 persone, tra cui soldatesse incinte.

Il fatto é: cosa si nasconde sotto Azovstal? Perché gli strateghi del Cremlino hanno puntato così tanto nel prendere una semplice acciaieria abbastanza ininfluente dal punto di vista strategico? Ma la presenza di agenti occidentali, in particolare americani, francesi e britannici. E’ la voce che si rincorre in ambienti vicini alla Federazione Russa: è quello che in un’intervista a RIA Novosti avrebbe dichiarato il consigliere in capo della Repubblica Popolare di Donetsk Ian Gagin.

Ma anche fonti occidentali riferiscono di questo fatto. Anzi è paradossalmente una fonte occidentale a dar maggiori ragguagli, e una fonte proveniente da uno dei Paesi più ostili alla Russia, il Regno Unito. Si tratta di un articolo apparso sull’Express a firma di Marco Giannangeli, corrispondente da Mariupol per l’Express.

Ebbene questo articolo parla espressamente di “combattenti britannici tra le migliaia di soldati intrappolati”. Giannangeli precisa che “di questi, tre almeno avevano precente esperienza di combattimento in Afghanistan. Due sono caporali, mentre il terzo è un medico militare”.

A Mariupol sono stati trovati anche berretti di legionari francesi. Ma perché, a parte Mariupol, ci si è incancreniti su questa acciaieria? Mariupol è stata bombardata, ma questa acciaieria è stata al centro di un assedio estenuante e privo di compromessi. Gli ucraini l’hanno difesa con le unghie e con i denti, i russi hanno posto un assedio durissimo, tipo quelli di Troia, Alesia e Fort Alamo.

Il giornalista di Russia Today Igor Zhdanov ha detto che ci sono “personalità interessanti” tra le persone che si sono arrese ad Azovstal, ma che per il momento non vanno rivelate. Anche se si è fatto il nome addirittura del generale americano Roger Cloutier. Ma quello che molti temono (anche se fonti occidentali e ucraine si affannano a smentire la cosa come “Fake News”) è che sotto l’acciaieria si troverebbero i famigerati biolaboratori della NATO.

Per ora (e per chissà quanto tempo) queste resteranno supposizioni ma la domanda resta: cosa aveva di così importante quell’acciaieria per porre un assedio così feroce da parte dei russi e per essere difesa così strenuamente dagli ucraini?

E il fatto che gli stessi ucraini stiano bombardando proprio i punti da cui dovrebbero passare gli arresi fa montare ulteriori sospetti: c’é del marcio in Danimarca (anche se siamo in Donbass). Chissà fra quanto tempo sapremo la verità. Ma i dubbi per ora permangono

ANDREA SARTORI

17/05/2022

La caduta di Azovstal e gli agenti stranieri – Visione TV

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