È stato condotto sulla pelle degli ucraini un gigantesco e spericolato esperimento politico, quello alimentare lo scontro tra Russia e Ucraina e sfruttare l’invasione per una guerra di logoramento che avrebbe dovuto far crollare il regime di Mosca.
Per mesi si è favoleggiato di un Putin debole, malato, circondato da un’élite pronta a tradirlo. La stessa Federazione russa è stata descritta come un paese sull’orlo dell’implosione.
Il fronte Occidentale si è così fatto persuadere che con un po’ di armi e una guerra prolungata la Russia sarebbe crollata, lasciando agli USA il privilegio di unica potenza militare mondiale. A sostegno di questa tesi è stata data un’immagine del tutto strampalata delle manovre militari in Ucraina, in cui non facevano altro che morire soldati russi, mentre i militari ucraini erano impegnati eroicamente a bloccare l’invasione e a organizzare una grandiosa controffensiva.
Che il regime di Zelensky fosse tutt’altro che democratico e che fosse nato dopo la messa al bando dei partiti della sinistra non interessava a nessuno. Come non interessava la guerra civile nel Donbass scoppiata dopo il colpo di stato finanziato dagli americani. Nemmeno l’ampio numero di gruppi nazisti, infiltrati persino nell’esercito, ha preoccupato quella parte dell’opinione pubblica sedicente progressista, illuminista e democratica, ma irrazionalmente orientata alla guerra. Persino sulla strage nazista di Odessa è stata compiuta un’enorme mistificazione.
Ora anche la stampa più faziosa è costretta ad ammettere che l’esercito russo sta avanzando e che il Donbass è ormai conquistato. Sembra che Putin sia addirittura riuscito a impossessarsi di una parte dell’arsenale inviato dagli europei e abbandonato dall’esercito ucraino in fuga. Non è da escludere che ora Putin miri a conquistare Odessa e a chiudere l’accesso al mare all’Ucraina portando il paese alla rovina economica.
E tutto questo perché? Per il folle disegno geopolitico di Usa e Gb di fare la guerra a Putin per procura.
L’Europa dal canto suo ha tenuto un comportamento contraddittorio. Ha inviato armi all’Ucraina mentre comprava il gas dai russi: un’assurdità. Ha ignorato le opinioni pubbliche europee. Ha tentato di staccarsi dalla politica americana, ma il risultato più avanzato – pensate un po’ – è la proposta di pace italiana che tre mesi fa avrebbe avuto anche un senso, ma che ora Putin può tranquillamente usare per costruirsi gli aeroplanini.
A tutto questo si è poi aggiunta l’ignobile campagna mediatica di chi ha sostenuto la guerra pensando di fare del bene all’Ucraina. Chi ha cercato di sostenere la via diplomatica, ancora possibile durante le prime settimane di guerra, è stato tacciato di ogni male o trattato alla stregua di un traditore della patria.
Paolo Desogus
27/05/2022