Inatteso retromarcia dei negazionisti del danno da elettrosmog: concluso l’iter nella 10^ Commissione di Palazzo Madama, il Disegno di Legge cd. Concorrenza approda oggi in Aula per il primo voto. Ma ci arriva con il clamoroso ritiro di tutti gli emendamenti presentati dalla maggioranza agli art. 19 e 20 e denunciati dall’Alleanza Italiana Stop 5G come un vero e proprio Golpe elettromagnetico. Il testo finale, su cui molto probabilmente verrà messa l’ennesima fiducia in Senato, passerà poi alla Camera dei Deputati ma senza lo spauracchio dell’esproprio della proprietà privata per installare nuove antenne 5G, senza l’abolizione di Piani di Localizzazione delle Antenne e Regolamenti comunali, ma pure senza il tentativo di abolire la soglia precauzionale per innalzare i limiti d’irradiazione elettromagnetica fino a 61 V/m, emendamento già bocciato in Commissione perché ritenuto improponibile. La prassi vuole che quanto licenziato dal Senato non venga poi integrato o stravolto a Montecitorio.
“Non possiamo non esultare appreso del ritiro di tutti gli emendamenti in favore del 5G nella deregolamentazione dell’elettrosmog pervadente e selvaggio – commenta Alleanza Italiana Stop 5G – il DDL Concorrenza è nato male e, almeno per la parte relativa all’inquinamento elettromagnetico, finito pure peggio dopo l’improponibilità dei 61 V/m e il mancato spacchettamento dei lavori tra i due rami del parlamento. La nostra è comunque un’esultanza parziale: sappiamo bene come il ritiro degli emendamenti sia dovuto alla mancanza di tempo nell’accelerazione dell’iter del DDL da cui arriveranno fondi europei a pioggia per la transizione digitale nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Solo il ministro Vittorio Colao gestirà 45 miliardi di euro e, di certo, i partiti sensibili al richiamo del grande business in dispregio alla prevenzione del danno torneranno presto alla carica. L’opposizione politica e sociale dovrà farsi trovare pronta per tutelare il bene comune e non certo gli interessi privati. Continuiamo quindi nell’azione di consapevolezza rivolta a deputati e senatori, ringraziando quanti si sono dimostrati vicini agli appelli dei cittadini. Restiamo vigili“.
Per contrastare il Golpe elettromagnetico nel DDL Concorrenza, Alleanza Italiana Stop 5G ha promosso un sit-in unitario a Roma e una serie di presidi e flash mob davanti Montecitorio, dando poi vita ad azioni congiunte con parlamentari, partiti e movimenti d’opposizione di base. Anche diversi Sindaci hanno accolto l’appello e si sono schierati: a Trento il consiglio comunale ha infine approvato una mozione che impegna il primo cittadino trentino ad adoperarsi con Mario Draghi per scongiurare l’innalzamento dei limiti soglia d’elettrosmog.
Oasi Sana
30/05/2022