Meno visibili ma molto più interessanti non solo delle competizioni elettorali e delle vicende asfittiche dei partiti, ma anche delle lotte più “notiziabili” di quel che resta dei movimenti sociali in América Latina, le autonomie sono nate come forme difensive […]
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Marzo 2012 / Marzo 2022: grazie per averci fatto compagnia per tutto questo tempo e per aver alimentato la voglia di camminare ancora |
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Svezia e Finlandia, pur di entrare nella Nato, accettano di consegnare a Erdoğan qualche decina di curdi rifugiati. I governi europei continuano a illudere l’Ucraina che vincerà la guerra e preparano il business della ricostruzione. Gli Usa. intanto, fanno di tutto per coinvolgere una debolissima Europa in una guerra mondiale contro Russia, Cina e India. La conseguenza di tutto ciò è uno scenario di brutalizzazione e violenza che non siamo in grado neppure di immaginare: del resto anche la vita di ogni giorno in Ucraina resta lontana, profondamente straniera. Già, stiamo difendendo l’aggredito… Come riconoscere e alimentare speranza in questo scenario oscuro? |
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Meno visibili ma molto più interessanti non solo delle competizioni elettorali e delle vicende asfittiche dei partiti, ma anche delle lotte più “notiziabili” di quel che resta dei movimenti sociali in América Latina, le autonomie sono nate come forme difensive con cui i popoli indigeni, dalle selve amazzoniche alle montagne andine, resistevano all’arroganza dei governi degli Stati-nazione per continuare ad … |
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Quarantenne afro-colombiana, femminista, ex colf e madre single, con due lauree e una storia importante di lotte nei movimenti sociali. Francia Márquez ha vinto le elezioni insieme al neo-presidente Gustavo Petro. Tutto il mondo parla di lei da quando, a metà giugno, è diventata la prima vice-presidente nera di uno dei Paesi più violenti e lacerati del pianeta. “Non lo do per scontato, ma non penso che Francia cada nell’ingenuità – e ancor meno nel semplicismo – di credere che ciò per cui intende battersi possa risolversi con lo Stato, grazie allo Stato e dallo Stato. Sono convinta che convocherà un grande movimento di cambiamento ben oltre il partito, l’alleanza e lo Stato. Un cambiamento che parta da dove lei vuole iniziare: il territorio, la comunità, i corpi e la vita quotidiana”, scrive Maria Galindo, femminista e anarchica delle Mujeres Creando boliviane, una delle voci più libere, irriverenti e acuminate della critica al potere |
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L’efficacia della vaccinazione dei bambini è stata assai inferiore a quella che ci si aspettava e che era stata presentata nello studio clinico che ha portato all’approvazione del vaccino per i bambini. Perfino Repubblica è stata costretta a pubblicare la notizia, naturalmente senza un minimo di autocritica |
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Esplode il numero di indigeni morti per overdose da oppiacei negli Usa |
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Ci hanno insegnato che crollare è sinonimo di debolezza. Nel tempo della competizione, se crolli non stai bene. E in questa società non stare bene è quasi una vergogna, come la povertà. Eppure, scrive Cinzia Pennati Penny, niente come il crollo permette il ricominciare, permette la vita e non la sopravvivenza, permette di scoprire i propri limiti. “Abbiamo il diritto di crollare ogni tanto. Di dire no, di ritirarci nel nostro guscio, di non sorridere, di non piacere, di non rispondere alle aspettative. Ne abbiamo bisogno per noi e per i nostri figli perché sia accettabile la caduta…” |
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Gli oggetti possono aiutarci se ne cogliamo la profondità del valore d’uso |
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C’era una volta una coppia di innamorati alla disperata ricerca di un popolo, una terra e possibilmente una casa da offrire al proprio unico figlio. La donna era oramai quasi giunta al termine della gravidanza e il marito non sapeva più che pesci pigliare… |
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Progettazione partecipata contro la cultura della guerra. Accade a Coltano |
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