Tutto ha inizio a luglio 2021, quando un ragazzo di 16 anni, residente a Pisa, si sottopone ad una dose del vaccino anti covid-19 della casa farmaceutica Moderna.
Passa meno di un mese e nel corpo del ragazzo iniziano a manifestarsi i primi sintomi: dei puntini rossi su braccia e gambe.
A settembre la sintomatologia peggiora, con un ematoma esteso sul braccio destro e sul collo, bolle di sangue sul palato, sulla lingua e nelle guance interne.
A questo punto, il giovane si reca al pronto Soccorso di Pisa dove viene ricoverato immediatamente: ha un valore piastrinico nel sangue pari a 1000/mm3 (su un valore minimo di 150mila).
La sua storia è stata resa nota dal Codacons, l’associazione che assiste legalmente il ragazzo e che ha avviato diverse iniziative legali affinché i cittadini danneggiati dalle vaccinazioni possano ottenere gli indennizzi cui hanno diritto in base alle legge 210/92.
Fino al giorno 18 ottobre, riferisce il Codacons, il giovane, uno sportivo che ha sempre goduto di buona salute, è rimasto ricoverato presso il reparto di Oncoematologia pediatrica del Santa Chiara di Pisa. Lì gli viene diagnosticata una piastrinopenia autoimmune; si tratta di una drastica riduzione del numero di piastrine circolanti a causa della loro distruzione e della soppressione della produzione.
A quel punto i medici del reparto hanno segnalato all’AIFA il numero del lotto del vaccino effettuato, sospettando una correlazione tra la vaccinazione e l’insorgenza della patologia.
Nonostante le cure, i valori sanitari del ragazzo rimangono fuori norma. A dicembre 2021 la famiglia si rivolge al reparto di Oncoematologia dell’Ospedale Pediatrico Gaslini di Genova dove vengono effettuate una serie di analisi immunologiche e genetiche che confermano la diagnosi di ‘Itp persistente‘. Con questa espressione si intende quando la malattia non regredisce nell’arco di 3-12 mesi dalla diagnosi.
Le analisi mediche e la perizia del Dipartimento di medicina legale hanno confermato quanto evidenziato dal consulente di parte del Codacons, il professor Carlo Rumi dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, dando il via libera in modo formale al risarcimento in favore del ragazzo, che sarà quantificato in separata sede, per danni da vaccinazione.
Il sedicenne riceverà quindi un risarcimento per i danni da vaccinazione anti-Covid, dopo il definitivo accertamento della correlazione tra la somministrazione e i gravi danni alla salute riportati dallo stesso.
Un altro caso che ricorda a tutti che gli effetti avversi di questo vaccino esistono e non possono e non devono essere ignorati.
Virginia Camerieri
17 Luglio 2022
TROMBOCITEMIA DA VACCINO ANTI COVID SU GIOVANE DI 16 ANNI (byoblu.com)