In un comunicato ove persino le sgrammaticature esprimono paura, subalternità e confusione, la segreteria della CGIL si inginocchia davanti a Draghi, chiedendogli di restare.
Coloro che dirigono il sindacato che fu di Di Vittorio, chiedono al banchiere di rimanere a capo del governo per fare “le riforme”.
Ma quali riforme sta facendo Mario Draghi?
La restaurazione della legge Fornero, più flessibilità e precarietà. Un finto salario minimo che in realtà è un salario al minimo. Il peggioramento del reddito di cittadinanza. Il via libera alle multinazionali nelle delocalizzazioni. I tagli a sanità e scuola pubbliche nel nome del mercato. Le privatizzazioni dei servizi comunali e dell’acqua. Le liberalizzazioni a favore di Uber e compagnia. La guerra e l’aumento delle spese militari.
Queste sono le riforme di Draghi, che secondo la segreteria della CGIL dovrebbero continuare.
Che vergogna e anche che inettitudine. Perché se per caso alla fine Draghi dovesse restare, al primo bofonchiamento critico di Landini, potrebbe rispondere: zitto, sei tu che mi hai chiesto di restare.
Niente più finti scioperi d’inverno.
Che triste servilismo, oltre ogni immaginazione.
Giorgio Cremaschi
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