Un medico di chiara fama è stato licenziato per essersi espresso pubblicamente contro il vaccino anti-Covid e in particolare la quarta dose. Avete letto bene: si tratta del dottor Pietro Gasparoni, endocrinologo con più di 200 pubblicazioni scientifiche alle spalle, che fino all’altro giorno collaborava con il Centro di Medicina di Montebelluna.
La vicenda probabilmente finirà in tribunale e, nel frattempo, ci fa interrogare su che valore abbiano oggi in Italia la libertà di espressione o il giuramento di Ippocrate, con cui i medici si impegnano a prestare, in scienza e coscienza, la loro opera. Ma andiamo a vedere i dettagli di quello che è successo finora. Tutto è iniziato lunedì 8 agosto 2022, quando il medico ha pubblicato sul proprio profilo Facebook un appello a non inocularsi, che si può leggere integralmente qui.
Tra le motivazioni citate dallo scienziato, il fatto che
con il vaccino ci viene iniettata una informazione, come un piccolo stampo, che entra nella cellula e poi nella fabbrica delle proteine. Insegna a produrre la celeberrima proteina Spike (quella che permette al virus di entrare, agganciarsi alle cellule umane e far danno. La cellula inizia a rilasciare nel sangue dosi crescenti di questa proteina, che il sistema immunitario non riconosce come nostra, e inizia a produrre anticorpi per disattivarla. Più vaccino facciamo e più stimoliamo il sistema immunitario a produrre in modo monolocale, cioè a senso unico, l’anticorpo anti-Spike. (…) Le altre filiere, quelle della difesa naturale, riducono la produzione e il vaccinato con più vaccinazioni diventa immunodeficiente.
Sempre con le parole del dottor Gasparoni, il pluridosato si prende il Covid con facilità, può essere soggetto a fuoco di San’Antonio e tiroidite vitale, per non pensare a casi gravi come le miocardiopatie o le malattie autoimmuni.
Su queste basi, l’esperto conclude:
Ma queste informazioni non verranno mai dette. Ho testimonianze reali che la classe medica ha una immorale omertà a segnalare anche solo nel dubbio queste situazioni. Con questo vaccino non vaccinatevi.
A stretto giro sono seguite le reazioni ufficiali del datore di lavoro, e cioè il Centro di Medicina, che prima si è dissociato dal medico e successivamente gli ha dato il ben servito. Sempre secondo quanto riportato dal Corriere del Veneto, l’Ordine dei medici di appartenenza sta valutando l’istruzione di un procedimento disciplinare contro il dottor Gasparoni, mentre lo stesso Centro di Medicina intende anche andare per avvocati. L’accusa rivolta al dottor Gasparoni? Quella di aver scritto il suo invito a disertare la quarta dose su carta intestata alla clinica sanitaria.
Eppure lui ha spiegato chiaramente la propria scelta:
Se mi viene chiesto qualche indicazione o il mio pensiero su come comportarsi rispetto alla malattia virale o alla 4^ esprimo il mio parere, come per una dieta. Talora è per iscritto. Alla fine vi è il mio nome e cognome e comunque è un allegato ad una relazione medica firmata.
Si arriva così a oggi, mercoledì 10 agosto 2022, con un nuovo aggiornamento Facebook in cui il coraggioso medico denuncia la strumentalizzazione mediatica della vicenda, lamenta di aver subito quelle che lui considera delle scorrettezze e infine si mette a disposizione dei suoi pazienti, rimasti improvvisamente per così dire orfani.
LILLI GORIUP
10/08/2022
Noto endocrinologo veneto si schiera contro i vaccini: licenziato seduta stante – Visione TV