Crollo Ponte Morandi: tutti quei minuti di silenzio accumulati sono diventati anni di vergogna

Byoblu ha seguito le celebrazioni in memoria delle vittime del crollo del Ponte Morandi a Genova.

59 INDAGATI E I CAPI D’ACCUSA

Omicidio colposo plurimo, omicidio stradale, omissione d’atti d’ufficio, crollo doloso, attentato alla sicurezza dei trasporti, falso. Una lunga sequela di reati che la procura contesta a 59 imputati, tra i quali: ex vertici di Autostrade per l’Italia, Spea, dirigenti del ministero dei Trasporti ancora in servizio e altri non più in quel ruolo.
Benché i riflettori siano tutti puntati sul processo iniziato a luglio, esiste ancora un’inchiesta figlia di quella sul crollo del ponte, ancora in corso ma ormai alle battute finali.
Si tratta del secondo e terzo filone del processo uniti in uno unico, nell’ambito del quale Autostrade ha chiesto un nuovo ulteriore patteggiamento. 

BENETTON: PLUSVALENZA PER I VECCHI AZIONISTI

Per i Benetton dopo il crollo ci sono stati incassi d’oro dalla cessione di Autostrade passata all’azionista pubblico per 8,17 miliardi. Il bilancio semestrale di Atlantia, pubblicato pochi giorni fa, ha certificato il guadagno della cessione di Aspi al consorzio capitanato da Cassa depositi e prestiti (controllata dal ministero dell’Economia e delle Finanze) una plusvalenza di ben 5,31 miliardi di euro. Senza contare l’utile di gestione degli ultimi mesi pari a 526 milioni di euro. La famiglia Benetton è azionista di riferimento perché possiede direttamente il 33,1% di Atlantia tramite Sinfonia, sub holding di Edizione Spa, vera cassaforte dei Benetton. Si tratta quindi di un incasso per la famiglia di Ponzano Veneto di quasi 2 miliardi. 

LA RESPONSABILITÀ MORALE È CHIARA

La legge italiana non permette di processare gli azionisti” ha ricordato Egle Possetti (Presidente Comitato Vittime Ponte Morandi), “ma la responsabilità morale è chiara

L’acquisto di Autostrade (ndr. a valori che hanno lasciato perplessa anche la Corte dei Conti) è scandaloso, il contratto doveva essere annullato” dice Egle Possetti ai nostri microfoni.

In quel drammatico giorno del crollo, Egle Possetti ha perso la sorella Claudia, suo cognato Andrea Vittone, i nipoti Manuele e Camilla Bellasio, di 16 e 12 anni.

(Egle Possetti intervistata da Byoblu – La tv dei cittadini)

Per i manager sotto processo nuove carriere. Lo Stato ha reagito con proclami e con un’authority che ancora deve assumere il personale necessario. Così quattro anni dopo la tragedia di Genova, la sicurezza in Italia è un obiettivo lontano come lo è per ora la giustizia.

Il 14 agosto alle 11:36 di ogni anno le sirene suonano nel porto di Genova e si osserva un minuto di silenzio. La città è rimasta ferita da quel crollo di quattro anni fa, non solo come territorio ma anche come cittadinanza. Un dolore che certo i genovesi non sono disposti a dimenticare e che la ricostruzione a tempo record del nuovo ponte San Giorgio riesce solo in parte ad affievolire.

I PATTEGGIAMENTI DI AUTOSTRADE E SPEA

Nel processo iniziato il 7 luglio, e subito rimandato al 12 settembre 2022 per vagliare circa 300 costituzioni di parte civile oltre alle 330 già ammesse, non ci saranno né Aspi né la controllata Spea, la società di progettazione del gruppo, che hanno patteggiato un risarcimento da 30 milioni di euro. 

Se facciamo due conti, è lo 0,37% di quanto incassato da Atlantia controllata dai Benetton. 

Intanto alcuni degli indagati tentano di trasferire le proprie disponibilità all’estero o intestano i propri beni ad altri. 

EGLE POSSETTI: DISCORSO COMMEMORATIVO INTERROTTA DA APPLAUSI E CITTADINI IN PIEDI

Il sindaco di Genova Marco Bucci, intervistato da Byoblu, mette in risalto gli aspetti legati alla ricostruzione del Ponte San Giorgio, un “modo di lavorare che dovrebbe essere comune a tutte le amministrazioni”. Però non si sbilancia quando gli viene chiesto un suo pensiero su quanto sta emergendo dalle carte processuali. “Io faccio il Sindaco non mi occupo di questioni giudiziarie” ci dice.

Dei tanti discorsi di rito e dei minuti di silenzio sono sempre le parole di Egle Possetti a colpirci di più. Citando un autore sconosciuto ha detto:

a forza di osservare minuti di silenzio abbiamo messo insieme anni di vergogna”.

Questo discorso è stato l’unico interrotto da numerosi applausi e terminato con il pubblico (ma non le autorità) in piedi.

Tra meno di un mese ricomincerà il processo, vi terremo informati sperando di non dovervi raccontare della solita vicenda italiana che termina con una giustizia incompiuta.

Davide G. Porro

14 Agosto 2022

 

Cliccare sull’immagine per vedere il servizio realizzato da Byoblu

CROLLO DEL PONTE MORANDI: “A FORZA DI OSSERVARE MINUTI DI SILENZIO ABBIAMO MESSO ASSIEME ANNI DI VERGOGNA” | ByoBlu – La TV dei Cittadini

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