L’AntiDiplomatico – 01/09/2022
La Commissione per gli affari dei prigionieri e degli ex prigionieri palestinesi ha confermato che a partire da oggi si impegnerà in uno sciopero della fame aperto, aggiungendo che prenderanno parte 1.200 prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane.
Il giorno prima, le autorità carcerarie israeliane hanno represso violentemente i prigionieri palestinesi prima dell’annunciato sciopero della fame, a causa del timore che un’intifada esplodesse all’interno delle prigioni occupate della Cisgiordania.
Il Movimento ha confermato la continuazione dello sciopero da parte dei prigionieri, osservando: “stiamo conducendo questa battaglia con determinazione per fermare questo attacco e questa palese invasione delle nostre vite e dei nostri risultati”.
La Commissione per gli affari dei prigionieri e degli ex prigionieri ha risposto alle affermazioni secondo cui lo sciopero sarebbe stato posticipato, confermando che non erano validi e che avevano concordato all’unanimità la data.
La commissione ha invitato tutti i palestinesi a prepararsi a “iniziare questa battaglia non appena i nostri prigionieri inizieranno lo sciopero”, esortando gli attivisti e coloro che sostengono la causa.Lo sciopero arriva un giorno dopo che il prigioniero politico palestinese Khalil Awawdeh, che è stato arrestato senza processo o accusa sotto “detenzione amministrativa” israeliana, ha posto fine al suo sciopero della fame di sei mesi, a seguito di un accordo per il suo rilascio.
L’accordo è stato raggiunto dopo le trattative tra il suo avvocato e un tribunale militare. L’uscita è prevista per il 2 ottobre.
“Questa è un’altra vittoria nella serie di vittorie per i detenuti amministrativi che hanno condotto una lotta per la loro liberazione e libertà. Termino lo sciopero dopo aver ricevuto la notizia della mia vittoria”, ha detto Khalil Awawdeh in una dichiarazione video.
Secondo l’agenzia di stampa WAFA, i detenuti palestinesi chiedono che Israele ponga fine alla cosiddetta “detenzione amministrativa”, che funge da mezzo per arresti arbitrari e per tenere i detenuti in prigione senza accusa né processo.
L’agenzia di stampa ha aggiunto che 4.450 palestinesi sono attualmente detenuti nelle carceri israeliane, tra cui 32 donne e 160 minori, oltre a 200 prigionieri malati cronici.
Israele è l’unico paese al mondo che persegue i bambini nei tribunali militari, privandoli dei loro diritti legali fondamentali.
Secondo il gruppo per i diritti umani Addameer, dall’anno 2000 l’esercito israeliano ha imprigionato più di 12.000 bambini palestinesi.