ORSA UCCISA IN TRENTINO DURANTE LA CATTURA. OIPA: «SUBITO ACCESSOAGLI ATTI ED ESAME DI UN NOSTRO CONSULENTE»
OIPA – 6 settembre 2022
Oipa Trento: «La Provincia autonoma di Trento è ancora ben lontana dall’attuare una seria azione di prevenzione e una seria progettazione di azioni volte a una serena convivenza con la fauna selvatica»
Un altro orso muore in Trentino ucciso dalle operazioni di cattura in Val di Concei svolte dalla Provincia autonoma di Trento durante un intervento per la sostituzione del radiocollare che portava dal luglio 2021. L’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa), sgomenta, annuncia un’immediata richiesta di accesso agli atti conoscere nel dettaglio quanto effettuato e accaduto. «Quando avremo in mano la documentazione, compresi i materiali video, valuteremo l’opportunità di farla analizzare a un nostro consulente. Ci riserviamo inoltre d’intervenire nelle opportune sedi per la tutela degli orsi, animali protetti a livello comunitario, se emergeranno responsabilità», annuncia Massimo Comparotto, presidente dell’Oipa.
Dai primi accertamenti dell’equipe veterinaria è emerso che l’orsa F43 è morta a seguito della posizione assunta nella trappola tubo nel momento in cui l’anestetico ha fatto effetto. L’associazione ricorda che non è la prima volta che un orso viene ucciso in Trentino durante le operazioni di cattura. La più famosa vittima è Daniza, che lasciò orfani nel 2014 i suoi cuccioli.
«Ci chiediamo, ancora una volta, come sia possibile gestire così la presenza degli orsi, come sia possibile continuare a far morire animali selvatici in operazioni che richiedono competenza e accuratezza», dichiara la delegata dell’Oipa di Trento, Ornella Dorigatti. «La Provincia autonoma di Trento è ancora ben lontana dall’attuare una seria azione di prevenzione e una seria progettazione di azioni volte a una serena convivenza con la fauna selvatica. La procedura di cattura degli orsi mette a repentaglio la loro vita e ci chiediamo perché ci si ostini nel perseguitare questi meravigliosi animali».
TRENTINO: ORSA UCCISA PER ERRORE DA VETERINARI PUBBLICI – ANIMALISTI ITALIANI: MASSACRATA CON SOLDI PUBBLICI.
Animalisti Italiani – 6 Settembre 2022
L’orsa F43 è morta in provincia di Trento durante un controllo di routine. I fatti risalgono alla notte scorsa in val di Concei, durante un intervento per la sostituzione del radiocollare che portava dal luglio 2021 perché ritenuta troppo “confidente” con gli esseri umani. Il dispositivo andava cambiato, ma secondo le dichiarazioni dell’equipe dei veterinari, una volta sedata l’orsa ha assunto una posizione che le è stata fatale. A nulla sono serviti i tentativi di rianimazione degli operatori.
“Gli Animalisti Italiani Onlus – dichiara il Presidente Walter Caporale – chiedono che venga immediatamente istituita una Commissione di indagine per conoscere come sono realmente andate le cose. Ma chiediamo anche che qualcuno paghi per una uccisione compiuta da un dipendente pubblico. Nella morte dell’orsa F43, c’è sicuramente stato menefreghismo, superficialità e indifferenza. ‘Era solo un orso’ mi hanno risposto questa mattina alla Ausl. NO: F43 (nome vergognoso che le è stato assegnato da una bestia umana) era un essere vivente: amava, correva, gioiva, soffriva, piangeva. Ora non ci sei più, cara amica: piangiamo la tua assurda morte, ci rivedremo in un altro Quando, ma intanto noi Animalisti Italiani Onlus lotteremo per cercare di darti giustizia in questa vita terrena dove tanti non ti hanno rispettata”.