Giuseppe Salamone – 20/09/2022
Ovviamente uno che mette a disposizione 700 milioni di euro (fonte: Adnkronos) da bonificare sul conto corrente del regime di Kiev per fomentare la guerra, e soltanto la miseria di 5 milioni per un alluvione che ha massacrato le Marche e la sua gente, viene premiato come miglior suddito dell’anno dai padroni a stelle e strisce.
Quello non è un premio di “statista dell’anno”, quello è un premio che ritirano i personaggi che più hanno obbedito agli ordini USA!
Il padrone Biden, oltre a congratularsi con lo statista nostrano, gli ha fatto pure i complimenti per aver fatto “avanzare i diritti umani nel mondo” e per essere stato un mito “nella promozione della tolleranza e della giustizia.” Sti caxxi!
Draghi, il più grande vulnus democratico della storia repubblicana italiana, colui che della parola tolleranza ignora anche l’esistenza, colui che ha piegato Parlamento e stampa sotto i suoi capricci.
Colui che è riuscito come mai nessuno prima, attraverso l’esasperazione, a provocare una frammentazione sociale mai vista.
Colui che accusa volgarmente i “pupazzi prezzolati dal Cremlino” senza fare nomi e senza che l’informazione di regime a suo servizio gliene chieda conto.
Colui che ci diceva “Pace o Condizionatori” ed oggi ci ha tolto tutto: pace, condizionatori, pane e anche il futuro nostro e dei nostri figli.
Colui che ha mandato 200 milioni per le scuole ucraine mentre allo stesso tempo non si cura minimamente delle nostre che cadono a pezzi, colui che taglia il welfare per sostenere le spese militari.
Colui che da Premier dimissionario ed incaricato per gli “affari correnti” continua nell’operazione di esporre quanto più possibile la nostra nazione dentro un conflitto.
Se questo è essere statisti dell’anno secondo i guerrafondai USA, preferisco un premier che arrivi ultimo in quella classifica. Quella è la vera medaglia al valore, arrivare ultimi. Non quella di vincere quel premio macchiato dalle sofferenze del popolo di cui dovrebbe occuparsi e prendersi cura!