Nico Maccentelli: “Il cosmopolitismo europeista di De Magistris e soci”

Nico Maccentelli – 19/09/2022

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“Io sono un europeista convinto. Credo molto nel progetto di Altiero Spinelli e Ernesto Rossi…” (De Magistris – Unione Popolare)

Dire una simile bestialità significa ingannare i cittadini, i lavoratori, gli elettori.

Io non sono europeista perché non credo a un progetto europeo che non può che basarsi su un keynesismo metafisico, perché penso che questa Europa non sia riformabile ma solo da abbattere o da uscirne. L’UE o è ordoliberista o non è.

Resto quindi coerente al progetto originario che diede vita a ROSS@ e poi ad Eurostop. Se ben ricordo fummo noi a parlare per primi di Italexit prima che si inserissero personaggi istrionici e culo e camicia con le destre come Paragone. Chi poi ha abbandonato questa strada si porta appresso le maggiori responsabilità dell’aver lasciato campo libero a simili elementi. Pertanto le accuse di rossobrunismo le rispedisco al mittente.

Penso invece che la forza che più rispecchia la mia visione politica di sempre, la fase di conflitto contro l’euroliberismo atlantista sia Italia Sovrana e Popolare.

Lascio ai cretini fare il pedigree dei candidati. A me interessano quelle migliaia di cittadini, lavoratori che hanno capito il gioco sporco dei governi filo-amerikani ed euroatlantisti dalla pandemia alla guerra e che gridano no alla guerra e fuori l’Italia dalla NATO e dall’UE.

Il nazionalismo (sovranismo). Più tolgono sovranità al paese, al parlamento, agli elettori, più c’è bisogno di sovranità nazionale, perché senza sovranità non puoi decidere e i tuoi governi sono solo dei fantocci in mano alla borghesia imperialista e all’oligarchia del capitale multinazionale. Come ora.

Il nazionalismo può prendere due strade: o quella della borghesia, ossia del capitale piccolo e medio e di parti di quello grande esprimendo una politica dell’esclusione, classista e anche di rapina neocolonialista, imperialista. O quella dell’affermazione dei diritti e del lavoro, della democrazia partecipata delle masse popolari, di tutti coloro che vivono in questo paese. E in questo senso, io internazionalista accetto l’appellativo di sovranista e di patriota. L’accetto come comunista che fa della sua politica dell’inclusione sociale e dell’uguaglianza un faro guida per l’indipendenza nazionale (economica e politica) e per il socialismo.

Chi non comprende questo, approda al cosmopolitismo europeista come De Magistris e soci, divenendo l’ala sinistra dell’euroliberismo ordoliberale, la sua veste imbellettata di diritti civili che fanno da specchietto per le allodole. Inganna il popolo e la classe. E mi fa meraviglia che questi concetti essenziali e dirimenti li stia portando avanti Rizzo e non compagni di vecchia data che hanno preso una strada paragonabile a quella delle sardine.

Non io non sono in bolla con un percorso politico di anni. Spero di essere stato chiaro.

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