Nord Stream, l’Asse anglo-americano beneficia dell’attacco terroristico nel Mar Baltico

Andrew Korybko – 27/09/2022 (traduzione automatica – rielaborazione testo: ambienteweb.org)

https://korybko.substack.com/p/the-anglo-american-axis-benefits

Questo attacco terroristico che ha distrutto ogni possibilità di un riavvicinamento russo-tedesco nell’ambito dell’energia, ha immediatamente catapultato la Polonia nella posizione di essere uno dei centri energetici più importanti del continente, e quindi ha portato al livello successivo i piani dell’Asse anglo-americano per dividere e governare l’Europa.

Il danno senza precedenti arrecato ai gasdotti Nord Stream lunedì sera è stato certamente un atto di sabotaggio esattamente come sospettano Danimarca, Germania, Polonia e Russia, anche se nessuno può essere d’accordo su chi abbia effettuato questo attacco terroristico nel Mar Baltico. Kiev, tuttavia, ha prevedibilmente incolpato la Russia per aver distrutto il proprio oleodotto in un remix della sua precedente teoria della cospirazione secondo cui la Russia bombarda regolarmente la centrale nucleare di Zaporozhye che è anche sotto il suo controllo. Questo scenario ridicolo può quindi essere ragionevolmente escluso, soprattutto perché Mosca potrebbe semplicemente tenere il rubinetto chiuso per motivi tecnici senza rischiare di essere sorpresa a sabotare i propri oleodotti nelle acque controllate dalla NATO.

Anche i paesi dell’Europa continentale come la Polonia non dovrebbero essere sospettati, anche se il Baltic Pipe (il gasdotto che aprirà un nuovo collegamento per il gas norvegese verso l’Europa e che diventerà operativo il prossimo primo ottobre, ndr) appena inaugurato lo rende una importante opera per la fornitura di energia. L’attacco serve comunque gli interessi più ampi della Polonia, anche se molto probabilmente non è responsabile dell’accaduto o non aveva alcuna conoscenza anticipata dell’atto terroristico, motivo per cui il sospetto dovrebbe cadere sui suoi alleati nell’Asse anglo-americano (AAA).

Entrambi hanno interesse a dividere e governare l’UE facilitando l’ascesa della Polonia come grande potenza continentale in grado di competere con il leader tedesco de facto del blocco (almeno nell’Europa centrale e orientale [CEE]), che è stato spiegato nella mia analisi di metà settembre su come “la Polonia vuole consolidare la sua influenza sull’Europa occidentale a spese della Germania“. Al fine di mettere la Germania fuori dal gioco geopolitico e geo-economico per sempre, l’AAA non deve solo ingannarla con successo a commettere suicidio economico attraverso la sua adesione alle sanzioni anti-russe, ma anche distruggere ogni possibilità di un riavvicinamento strategicamente significativo con la Russia in futuro.

Sabotare i gasdotti Nord Stream realizza proprio questo obiettivo, impedendo alla Germania di riappacificarsi con Mosca attraverso i rapporti economici fondati sull’acquisto del gas russo. Lo scenario apertosi dopo l’attacco terroristico di lunedì sera nel Mar Baltico, che è servito anche per rendere la Polonia tra i centri energetici più importanti del continente, potrebbe portare la la Germania anche a decidere di chiudere le relazioni con la Russia per i prossimi decenni e continuare nel contempo ad inviare carri armati a Kiev.

Considerando questi risultati, sia immediati che futuri, non c’è dubbio che l’AAA tragga il massimo beneficio dall’attacco terroristico nel Mar Baltico contro i due gasdotti Nord Stream. Inoltre ha distrutto ogni possibilità di un riavvicinamento russo-tedesco guidato motivato dalla necessità di approvvigionamento energetico e ha immediatamente reso la Polonia uno dei centri energetici più importanti del continente con la realizzazione della prima fase dei loro [degli anglo-americani] piani per dividere e governare l’Europa.

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