Rassegna del 5 Ottobre 2022
Per cessare il fuoco, la proposta di Elon Musk è quella a cui abbiamo sempre pensato all’inizio della guerra, anzi ad evitarla.
1) L’autodeterminazione. Dunque, effettuare nuovamente i referendum nelle regioni di Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia sotto la supervisione dell’Onu, così da fugare ogni dubbio avanzato dall’occidente circa la loro validità. Eventualmente la Russia dovrà andarsene se questa è la volontà del popolo.
2) Il riconoscimento. Riconoscere formalmente la validità del referendum del 2014 dunque la Crimea come parte della Russia, come lo è stata dal 1783 (fino all’errore di Krusciov del 1954).
3) La neutralità. L’Ucraina continui a stare fuori dalla Nato, neutrale.
Undici tesi per la pace.
La proposta di Musk supera realisticamente quella di Peppe Sini, peraltro in gran parte condivisibile come analisi storica e politica. Clicca qui il “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera”
Julian Assange per non dimenticare, per non dimenticarlo.
Maratona mondiale di pensiero e azione per Julian Assange, sostegno dal mondo del giornalismo e della cultura per tutto il mondo. Il programma in locandina.
I partigiani: “Governo pericoloso e recupero dell’assenteismo”.
Grazie ad una legge elettorale pericolosa ed alle lacerazioni fra le forze politiche democratiche e di sinistra in piena campagna elettorale, la destra a trazione postfascista ha vinto in parlamento perché con la minoranza dei voti ha ottenuto più della maggioranza assoluta dei seggi. Ma la maggioranza dei voti non è andata a queste destre; da questa grande parte della società, dai democratici, da tutti gli antifascisti, deve nascere la forza da cui ripartire. Nel nostro Paese ci sono le forze intellettuali, morali e pratiche, laiche e religiose, per disegnare un orizzonte di cambiamento e per contrastare qualsiasi deriva oscurantista e nazionalista. Eppure tali forze non potranno vincere se con i fatti non si riconquisterà la fiducia e la partecipazione popolare, se i ceti popolari non si sentiranno e non saranno davvero e finalmente rappresentati dalla politica attraverso la difesa dei loro interessi e il soddisfacimento dei loro bisogni sociali. Solo così si può riconquistare il consenso attivo e consapevole di tanti elettori che hanno disertato le urne ed anche di tanti elettori che, pur non essendo né fascisti né postfascisti, hanno dato fiducia alle sirene sovraniste. Clicca qui.
L’Agenda di Legambiente (per non ripetere gli errori del governo Draghi).
La vera transizione ecologica deve passare attraverso l’abbandono dei progetti inquinanti e obsoleti come le 120 infrastrutture a fonti fossili in valutazione presso il Mite. E bisogna smetterla di parlare di nucleare. Clicca qui cento proposte di riforme e interventi per la prossima legislatura suddivise in 20 ambiti tematici: dalle politiche climatiche all’economia circolare, dalla mobilità all’agroecologia, dall’inquinamento delle acque allo smog, dalle aree protette alla tutela della biodiversità, dalla riconversione industriale al turismo, dalle politiche sulle città ai piccoli comuni, dalle bonifiche dei siti inquinati alla lotta all’illegalità, dalla rigenerazione urbana alla ricostruzione post terremoto, fino alla scuola, solo per citarne alcuni. Al centro: la lotta alla crisi climatica, l’innovazione tecnologica, il lavoro, l’inclusione sociale e tre fari a cui guardare: Europa, riconversione ecologica del tessuto produttivo, giusta transizione. Gli interventi in questione si traducono in nuove leggi da approvare, come ad esempio quelle sull’eliminazione dei sussidi alle fonti fossili, sul consumo di suolo, sul riordino dei bonus edilizi, in materia di lotta alla gestione illecita dei rifiuti, alle illegalità lungo le filiere agroalimentari, e per la tutela della fauna e della flora protette; semplificazioni; velocizzazione degli iter autorizzativi a partire dagli impianti a fonti rinnovabili e dell’economia circolare; approvazione di decreti attuativi mancanti, da quelli sull’end of waste per il riciclo a quelli della legge di recepimento della direttiva RED II sulle rinnovabili, sull’agricoltura biologica o sui controlli del Sistema nazionale a rete per la protezione dell’ambiente (SNPA), solo per citarne alcuni. E poi, non ripetere gli errori del governo Draghi … (continua).
Maxi bollette, dilaga la protesta. Dai cortei ai falò.
Un milione di adesioni entro il 30 novembre. Se avremo raggiunto questo traguardo inizieremo con l’autoriduzione e il mancato pagamento delle bollette. Manifestazioni in tutta Italia. Clicca qui.
La bufala che in Italia manca il gas.
Già oggi la rete metanifera italiana è sovradimensionata, avendo una capacità di trasporto e distribuzione superiore ai 100 miliardi di metri cubi annui, rispetto a consumi che mediamente negli ultimi cinque anni sono stati di 71 miliardi e 500 milioni di metri cubi. Ancora di più la rete attuale sarà eccessiva nel prossimo futuro quando secondo tutte le previsioni, comprese quelle del MITE, i consumi di metano al 2030, per via della crescita delle rinnovabili, scenderanno a 50/55 miliardi di metri cubi. La Snam guadagna sulla costruzione delle infrastrutture, non importa se poi serviranno o no: e 2 miliardi e 338 milioni (il costo della Linea Adriatica e della centrale) fanno certamente gola. Ma, qualora questa ennesima opera inutile e dannosa, pompata dai grandi organi di informazione, dovesse essere realizzata, a pagare saranno sempre i consumatori italiani perché i suoi costi di ammortamento si riverseranno sulle bollette, già oggi alle stelle. Clicca qui Comitato Ambiente Sulmona.
Messaggeri del mare nuotano per un mare più pulito a Piombino.
Organizzato da Comitato NO RIGASSIFICATORI ITALIA NOSTRA Sezione Arcipelago Toscano, al Porticciolo di Marina a Piombino i Messaggeri del Mare, Pierluigi Costa e Lionel Cardin, conosciuti in tutto il mondo per il loro impegno nella ricerca continua di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di salvaguardare il mare, si immergono per dare vita ad una nuotata dimostrativa per Piombino e per l’Elba, con quanti condividono l’entusiasmo e la volontà di sottolineare come e quanto il mare debba essere rispettato e non sottoposto a progetti impositivi che ne minano la natura.
C’è anche un ambientalismo di destra?
Prendendo le distanze da certo ambientalismo razzista xenofobo e neofascista, per l’Italia c’è chi afferma autorevolmente (clicca qui) che “Erroneamente la causa ambientalista è fatta passare per uno degli asset ideologici della sinistra,” mentre “L’ambiente non è di destra né di sinistra. E se è vero che è mancata una collaborazione tra destra e i temi ambientali, etichettare i conservatori come negazionisti del cambiamento climatico è sbagliato”. “Diciamo sì al profitto, ma solo nel rispetto dei diritti dei lavoratori, dei diritti umani e dell’ambiente”. Il “nemico” del conservatorismo ambientale è senz’altro, nelle parole degli ambientalisti di destra, quella che viene definita un’ideologia ambientale “de-umanizzata, globalista, antinazionale, secolarizzata”, a favore di interventi legislativi dall’alto e sovranazionali e di una riconversione industriale radicale e a scapito dei lavoratori e delle identità nazionali. I ragazzi dei Fridays For Future (e ancor più quelli di Extinction Rebellion) finiscono nel mirino, per manifestazioni definite “sessantottine” e ideologiche, a cui la destra contrappone “un’educazione culturale ed educativa che nasca dalle scuole e dalla famiglia”. Invece l’ambientalismo di destra è senz’altro un ambientalismo che ha le sue radici nel cattolicesimo, mentre papa Francesco è accusato di “flirtare”… con culture pagane.
Salute a pagamento (se i soldi li hai).
La spesa sanitaria privata è in costante aumento: nel 2020 è stata di 43 miliardi, nel 2019 era di 39,5 miliardi, nel 2005 era di 25 miliardi. In media nel 2019 ogni italiano (bambini compresi) ha speso di tasca propria 640 euro per curarsi. Di queste, almeno 400 euro (1.600 per una famiglia) sono servite per cure necessarie che avrebbero dovuto essere fornite dal sistema sanitario nazionale: prestazioni diagnostiche, curative, riabilitative o preventive, tra le quali si segnalano soprattutto le cure odontoiatriche, la fisioterapia, le visite specialistiche. 400 euro sono una media, perché in realtà la tassa non è stata pagata da tutti gli italiani ma solo da chi ha problemi di salute, che quindi ha pagato molto di più di 400 euro, soprattutto dalle persone di classe medio-bassa e bassa perché sono loro che si ammalano di più, infatti il 7,9% degli italiani (circa 4 milioni) ha rinunciato ad almeno una prestazione prescritta (in maggioranza cure odontoiatriche). Per il ricorso alla sanità privata, la principale causa delle lunghe attese e dei ticket è la scarsità di fondi di cui dispone il sistema sanitario pubblico: la spesa sanitaria pubblica nel 2019 è stata pari al 6,4% del PIL, una delle spese più basse della UE . In questi decenni, lo slogan “meno tasse” in realtà ha significato “meno tasse a ricchi e benestanti, perciò se lo Stato ha meno entrate e inevitabilmente taglia la spesa e la prima a essere tagliata è quella per i servizi sociali (sanità, politiche sociali, istruzione, trasporti pubblici ecc.). Clicca qui.
Incontro a Conselve per la biodiversità agricola.
Il programma sulla locandina. Continuiamo a divulgare qualche seme di speranza e di auspicio per un agricoltura sana e libera di ritrovare lo scambio di semi i principi di buona pratica e di reimpiego. Un futuro per una agricoltura diversa, e quindi uno stile di vita e di alimentazione sana c’è, basta cambiare direzione.
Inquinamento da pesticidi Bolzano-Alto Adige.
“Anche se negli ultimi anni il governo regionale del Sud-Tirolo ha attuato alcune misure di mitigazione per limitare la deriva, vediamo ancora che i parchi giochi sono contaminati da pesticidi che hanno il potenziale di causare danni, rappresentando un rischio per i residenti e i gruppi vulnerabili”. Clicca qui ISDE.
Sterilizzazione forzata delle persone con disabilità: nemmeno l’Italia è assolta.
La sterilizzazione forzata è una forma invasiva di violenza che distrugge la vita delle vittime, porta a traumi permanenti e mette in discussione la capacità delle persone con disabilità, in larghissima maggioranza donne, di prendersi cura di un bambino e di crearsi una famiglia. Lo afferma l’EDF, il Forum Europeo sulla Disabilità, in un recente rapporto che mira a far sì che questa specifica forma di violenza diventi reato in tutta l’Unione Europea, dove è ancora legalmente ammessa in 14 Stati Membri e non nel nostro. E tuttavia, nemmeno l’Italia è assolta. Vediamo perché (continua…)