Elisabetta Barbadoro (Byoblu) – 6 Ottobre 2022
USA, UN DANNO OGNI TRE VACCINI COVID: PUBBLICATI I DATI DELL’APP V-SAFE (byoblu.com)
C’è voluta una serie di azioni legali per ottenere la divulgazione dei numeri sugli eventi avversi ai vaccini anti-covid19 registrati negli Stati Uniti attraverso l’applicazione di monitoraggio V-Safe del Center for disease control (CDC). È emersa così una mole impressionante di segnalazioni: più di 3.3 milioni persone hanno segnalato problemi di salute dopo la somministrazione, su un totale di circa 10 milioni di utenti iscritti al programma di monitoraggio V-Safe. Ma andiamo con ordine.
Cos’è e come funziona l’app V-Safe
Il programma di monitoraggio V-Safe è stato lanciato negli Stati Uniti dal CDC: si tratta di una applicazione per smartphone a cui possono iscriversi i cittadini vaccinati e attraverso cui questi possono segnalare eventuali disturbi post-inoculazione. Si tratta di un sistema che si avvicina alla farmacovigilanza attiva, sulla pagina dedicata al programma V-Safe sul sito del CDC si legge: “Durante la prima settimana dopo ogni vaccinazione, V–Safe ti invierà un messaggio di testo ogni giorno per chiederti come ti senti. Successivamente, riceverai controlli sanitari occasionali”. Ad iscriversi sono stati oltre 10 milioni di cittadini, su un totale di 225 milioni di statunitensi che hanno completato il ciclo vaccinale. Più del 33% dei 10milioni di iscritti ha segnalato problemi di salute dopo il vaccino, insorti tra dicembre 2020, l’inizio della campagna di immunizzazione, e 31 luglio 2022.
Una battaglia legale per la pubblicazione dei dati
Questi numeri però non sono stati resi pubblici dal CDC fino a pochi giorni fa. A ottenerne la divulgazione, concessa tramite ordinanza dal tribunale del Texas, è stato l’avvocato Aaron Siri, che ha intrapreso una serie di azioni legali per conto di Ican, Informed Consent Action Network un’organizzazione no-profit che punta a far luce sulla sicurezza dei sieri.
Ora questi dati sono stati organizzati da Ican in un portale web interattivo raggiungibile sul sito www.icandecide.org/v-safe-data/.
Cosa dicono i numeri di V-Safe
Esaminandoli nel dettaglio, si scopre che in seguito alla vaccinazione più di 1.2 milioni di persone hanno perso la capacità di svolgere normali azioni quotidiane, oltre 1.34 milioni sono dovuti mancare da scuola o lavoro, e quasi 800 mila hanno avuto bisogno di assistenza medica.
Se si isola il dato sui bambini tra zero e tre anni, si rileva che su quasi 14mila iscritti al sistema V-Safe, oltre 3mila hanno segnalato reazioni avverse, cioè il 21.5%.
Nel complesso, attraverso l’app del CDC, sono stati riportati oltre 71milioni di sintomi insorti dopo l’inoculo. I più comuni sono dolore, 27%, affaticamento, 18%, mal di testa, 14%, dolori ai muscoli o al corpo, 11%. Dei problemi di salute riportati, oltre 4milioni, cioè quasi il 6%, sono considerati gravi.
Farmacovigilanza attiva e passiva: le differenze
Questi sono i numeri, preoccupanti, che emergono dal sistema statunitense V-Safe che si avvicina ad un regime di farmacovigilanza attiva. In Italia invece si procede con la farmacovigilanza passiva, che si basa cioè sulle segnalazioni spontanee di cittadini e operatori sanitari. Su Byoblu abbiamo più volte spiegato quanto il sistema passivo comporti una sottostima delle reali reazioni avverse, a causa anche della procedura abbastanza complicata e della reticenza di molti medici nell’effettuare la segnalazione.
Nel nostro Paese, stando all’ultimo bollettino trimestrale sulla sicurezza diffuso da Aifa e in attesa della pubblicazione del rapporto aggiornato a settembre 2022, risultano quasi 138mila segnalazioni su oltre 50 milioni di persone che hanno ricevuto almeno una dose, lo 0.27%. Una bella differenza con il 33% delle reazioni avverse segnalate negli Stati Uniti dai 10milioni di utenti che hanno scelto di scaricare l’applicazione V-Safe per il monitoraggio attivo post-vaccinale.