Fabio Giuseppe Carlo Carisio – 12 Ottobre 2022
«Una guerra sciagurata, che la Federazione Russa ha scatenato arrogandosi un inaccettabile diritto di aggressione, lascia ogni giorno una scia di morte, di distruzione, di odio, che inquina anche ogni campo delle attività civili e delle relazioni. La pace è urgente e necessaria». Sono le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla consegna delle onorificenze di Cavalieri del lavoro e Alfieri del lavoro al Quirinale.
E’ questa la risposta del Capo dello Stato al massiccio lancio di missili della Russia su Kiev e altre città dell’Ucraina.
I commentatori atlantisti hanno gridato allo scandalo per i 75 razzi lanciati dall’aviazione dell’armata rossa su ordine DI Vladimir Putin in rappresaglia contro l’attentato terroristico al ponte di Kerch, che collega la regione russa del Krasnodar alla Crimea e svolge un ruolo strategico anche nell’approvvigionamento militare della penisola del Mar Nero.
Ma quasi nessuno ha evidenziato che i missili del “macellaio Putin”, come viene definito dai suoi detrattori, hanno colpito bersagli con precisione chirurgica mettendo ko 11 centrali energetiche ma hanno causato “solo” una decina di morti, in gran parte passanti o automobilisti che si trovavano per caso nei luoghi degli obiettivi nelle prime ore del mattino, quando la capitale era ancora deserta. Vittime “sfortunate” che inducono chi come le tre persone che hanno perso la vita nell’attentato esplosivo al pronte crimeano che quasi nessuno in Occidente ha compatito e pianto.
Nel primo caso Maurizio Blondet e pochi giornali di contro-informazione come Gospa News hanno denunciato la gravità dell’accaduto per cui, solo dopo alcuni giorni, il Pentagono ha chiesto “scusa”, disponendo poi briciole di risarcimento, in seguito al pressing di alcuni media americani da New York Times e NBC a Veterans Today, dove pubblicai il mio articolo.
Nel secondo caso è intervenuta l’Unicef a smentire il presidente americano Joe Biden che aveva taciuto sui “danni collaterali”. Provate ad immaginarvi quale grandinata di insulti sarebbe piovuta sul presidente russo se il suo esercito avesse fatto analoghi errori.
La spiegazione è semplice e l’ha fornita Putin nel suo mirabile discorso per l’annessione alla Federazione Russa delle regioni di Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporozhye dopo il referendum popolare contestato dall’Occidente: «L’Occidente conta sull’impunità, sul fatto che la farà franca su tutto. Di fatto, l’ha fatta franca fino ad oggi. Gli accordi di sicurezza strategica finiscono nel cestino; gli accordi raggiunti al più alto livello politico vengono dichiarati una farsa».
Proprio come avvenuto per la Guerra nei Balcani in cui un generale bosniaco che inneggiava alla jihad islamica, dopo essere stato nominato ai vertici di un’unità interforze NATO, è stato arrestato nel 2018 dalla Corte Penale Internazionale per crimini di guerra ma da allora attende di essere processato…
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L’intero articolo qui: MATTARELLA CONTRO LA “SCIAGURATA GUERRA” ARMATA ANCHE DA LUI. Il Presidente Invoca “Pace” ma Legittima Aiuti Militari Incostituzionali Firmando per le Armi Italiane a Kiev (gospanews.net)
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