Fabio Giuseppe Carlo Carisio – 15 Ottobre 2022 (Gospa News)
Va reso innanzitutto merito all’eurodeputata Francesca Donato che ha sollevato il caso puntando il dito sul conflitto d’interessi tra un progetto di ricerca del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) da 320milioni di euro nel quale è coinvolta anche l’azienda farmaceutica americana Orgenesis di cui è direttore medico Heiko Von der Leyen, marito del Presidente della Commissione UE Ursula.
Ma l’intrigo di affari, in barba agli Italiani bisognosi di affrontare il caro-bollette, è ben più complesso, articolato e sconcertante perché coinvolge anche le note Big Pharma Pfizer, Biontech, AstraZeneca che stanno già lucrando sui vaccini sperimentali antiCovid – sebbene causino sempre più reazioni avverse anche gravi e letali – e vede aleggiare quale “regista occulto” il solito Bill Gates in una manovra con evidenti tracce d’influenza del Partito Democratico nell’ormai consolidata partnership con i Democratici USA sui piani di immunizzazione globale.
“In Italia i soldi del PNRR vanno a finire alle multinazionali del farmaco”. Ad affermalo è stata Francesca Donato. L’europarlamentare ha spiegato in un video (a fondo pagina) le ragioni che la porteranno a chiedere le dimissioni della Presidente della Commissione europea Ursula Gertrud von der Leyen.
“Dietro un nome altisonante, quello di Centro nazionale di ricerca «Sviluppo di terapia genica e farmaci con tecnologia a RNA», e con il prezioso manto protettivo di una delle di più antiche Università del mondo, l’Università di Padova, un gruppo di soggetti pare aver garantito ad alcune imprese di Big Pharma l’accesso a ingenti risorse del PNRR, gestite dal Ministero dell’Istruzione dell’Università e della ricerca” evidenzia Donato.
Attingiamo direttamente dal sito dell’Università di Padova per descrivere il progetto.
«Firmato l’8 giugno all’Università di Padova l’atto costitutivo del Centro nazionale di ricerca “Sviluppo di terapia genica e farmaci con tecnologia a RNA”, una fondazione che, nel rispetto della propria natura non lucrativa e partecipativa, si prefigge la creazione e il rinnovamento di infrastrutture e laboratori di ricerca, la realizzazione e lo sviluppo di programmi e attività di ricerca anche con il coinvolgimento di soggetti privati, per favorire la nascita e la crescita di iniziative imprenditoriali a più elevato contenuto tecnologico (start-up innovative e spin off da ricerca), e volta alla valorizzazione dei risultati della ricerca negli ambiti specificati».
L’Università di Padova è soggetto proponente e capofila di un progetto che coinvolge attualmente molti enti pubblici, privati e imprese di tutto il territorio nazionale (vedi elenco sopra), e altri sono in fase di adesione.
«La Fondazione – costituita oggi con atto formale nel Rettorato di Palazzo del Bo alla presenza del notaio Todeschini Premuda e che vede oggi come amministratore unico il prof. Rosario Rizzuto – è un progetto finanziato dal MUR nell’ambito del Pnrr con 320 milioni di euro, che fa di Padova il centro di riferimento nazionale per lo sviluppo di soluzioni terapeutiche e cure in ambito sanitario con particolare riferimento alle terapie geniche e per lo sviluppo di farmaci selettivi tramite tecnologie RNA».
IL PROGETTO BIOTECNOLOGICO NELL’ATENEO DI CRISANTI (PD) CON LA REGIA DI GATES
Non è ozioso ricordare che il professore ordinario di Microbiologia dell’ateneo padovano è il professor Andrea Crisanti divenuto da poco Senatore della Repubblica nelle fila del Partito Democratico. Ma va anche rammentato che è uno degli scienziati di fiducia di Bill Gates in quanto sta lavorando al progetto sulle zanzare geneticamente modificate per una vaccinazione massiva in un laboratorio di sanità pubblica di Terni.
Cosa c’entra Gates con il PNRR italiano?
Lo avevamo spiegato in una precedente inchiesta sul fondo europeo Next Generation EU da cui giungono i soldi per il PNRR come si legge sul Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) gestito nel Governo di Mario Draghi dal ministro Giancarlo Giorgetti (Lega) che per primo avviò incontri con i responsabili delle Big Pharma sul tema dello sviluppo di impianti nazionale per la produzione dei vaccini antiCovid.
«Il Piano è in piena coerenza con i sei pilastri del Next Generation EU riguardo alle quote d’investimento previste per i progetti green (37%) e digitali (20%). Le risorse stanziate nel PNRR sono pari a 191,5 miliardi di euro, ripartite in sei missioni» scrive il MISE.
Ebbene qual è l’azienda che ha scritto le tracce del piano italiano per beneficiare dei fondi Next Generation UE?
La multinazionale americana di management McKinsey, cospicuamente finanziata dalla Bill & Melinda Gates Foundation (BMGF) per il rinnovo dei quadri dirigenziali dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ma anche dell’intelligence USA: come il controspionaggio Central Intelligence Agency (CIA), e gli 007 militari della NSA (National Security Agency).
Non a caso Draghi ha scelto come Ministro per l’Innovazione tecnologica e la Transizione digitale, Vittorio Colao, già responsabile della filiale McKinsey di Milano e poi CEO di Vodafone quando fece un accordo sull’immunizzazione globale con l’ONG Gavi Allliance, fondata da Gates, che di recente è stata accusata da un’inchiesta giornalistica internazionale di aver “lobbizzato” con $8,3 milioni i politici europei e americani per promuovere i vaccini.
I CONFLITTI D’INTERESSE DI URSULA VON DER LEYEN
In tale ambito appare significativo ricordare che la stessa BMGF abbia premiato il presidente della Commissione UE Ursula Von der Leyen per i 300 milioni donati al piano COVAX (gestito da una ex manager di GSK, partecipata da Gates e partner di Pfizer) per l’acquisto di sieri genici mRNA prodotti dalle multinazionali farmaceutiche su cui ha investito lo stesso Gates: per poter oggi raccogliere i dividendi sui macroscopici utili da decine di miliardi di dollari.
Ecco quindi che lo scandaloso conflitto d’interessi va ben oltre a quanto svelato dall’eurodeputata Francesca Donato.
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L’articolo intero qui: PNRR ITALIA: €320 MILIONI “DIROTTATI” DA GATES ALLE BIG PHARMA. Ricerche su Vaccini mRNA nell’Ateneo di Crisanti (PD) con Pfizer, AstraZeneca e la Farmaceutica del Marito di Von Der Leyen (gospanews.net)
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