Aginform – 28 ottobre 2022
Il video che presentiamo [qui] oppure [qui] è in lingua francese e non di facile comprensione, anche per chi mastichi un po’ della lingua d’oltralpe, a causa della qualità non eccelsa. Lo sottoponiamo tuttavia all’attenzione dei lettori perchè documenta la recente iniziativa della NUPES (Nouvelle Union Populaire Écologique et Social) di Jean-Luc Mélenchon che, insieme ad altri deputati del gruppo La France Insoumise-NUPES ha ricevuto con tutti gli onori nella sede dell’Assemblea nazionale tre sedicenti ‘socialisti russi contro la guerra in Ucraina’, Alexey Sakhnine, Andre Roudoï ed Elizabeta Smirnova, arrivati in Francia il 25 ottobre. Per l’occasione, il blog di Mélenchon ci fa sapere che “il gruppo LFI-NUPES riafferma la sua opposizione alla guerra in Ucraina e il suo sostegno a coloro che lottano contro il suo solo e unico responsabile: Vladimir Putin. [Il gruppo] ribadisce che la Francia ora più che mai deve operare per la pace e sottolinea l’immenso onore di poter dare sostegno ai suoi coraggiosi difensori”. Per chiarire, se ce ne fosse ancora bisogno, la posizione di NUPES, in una precedente occasione Mélenchon, commentando l’appello ricevuto dai ‘socialisti russi contro la guerra’, aveva scritto che la Francia non era in guerra contro la Russia, ma contro Putin, facendo dunque intendere che era una guerra condivisibile e condivisa.
Gli imperialisti di sinistra non sono certo una specialità francese e del resto avevamo già segnalato nel corso della campagna elettorale la trasferta italiana dello stesso Mélenchon a sostegno di Unione Popolare e, per l’occasione, le sue esternazioni televisive a La7. L’iniziativa a sostegno degli immancabili “dissidenti” russi ha però questa volta il pregio di presentare quasi allo stato puro tutta l’ipocrisia e la malafede di certa sinistra sulla guerra in corso e del resto anche su tutte quelle che l’hanno preceduta e di mostrare come tutte le corde di un certo romanticismo e idealismo di sinistra vengano fatte vibrare con l’unico e certo non indesiderato effetto di sostenere la massiccia mobilitazione bellica USA-NATO, di impedire un’analisi oggettiva dei fatti, lasciando campo libero alla fabbrica imperialista del falso, e di sabotare l’emergere di un vero movimento di massa contro la guerra e i governi USA-dipendenti (con buona pace della grandeur francese) che l’hanno preparata e la alimentano. Smascherare queste posizioni è un compito a cui chi lotta per la pace non può sottrarsi.