L’Ucraina mette sulla “lista nera” anche la prof. Donatella Di Cesare

Contropiano – 18/11/2022

L’Ucraina mette sulla “lista nera” anche la prof. Donatella Di Cesare – Contropiano

 

Il cosiddetto Centro anti-disinformazione  di Kiev che lavora per il Consiglio per la sicurezza e la difesa nazionale dell’Ucraina ha messo sulla sua particolarissima ed estesissima “lista nera”  la filosofa Donatella Di Cesare, docente all’università La Sapienza di Roma, accusandola di “diffondere narrazioni identiche a quelle russe sui media occidentali, coprendosi con le immagini di un “europeo purosangue” e di un “intellettuale“. In particolare la prof. Di Cesare viene accusata di aver contestato le sanzioni per le conseguenze che producono sull’economia e la società italiana e l’inerzia delle istituzioni europee sul piano diplomatico.

La prof. Di Cesare è spesso ospite di talk show televisivi ed ha espresso sempre molto chiaramente le proprie posizioni contro la guerra.

“Dalle autorità europee abbiamo sentito e continuiamo a sentire soltanto minacce di ulteriori sanzioni. Io sin dall’inizio ho sempre detto che la strada delle sanzioni non era quella giusta e continuo a pensarlo. Certo è che queste restrizioni hanno colpito alcuni ceti della popolazione russa ma nessuno dice quali. Ebbene si tratta soprattutto di quelli che hanno il passaporto e si muovono, in altre parole quelli più abbienti mentre hanno avuto poco effetto su tutti gli altri” – aveva affermato la Di Cesare in una intervista –  “Al contrario, come detto già tante volte, queste sanzioni sono un boomerang per noi europei e per questo è sconcertante che l’Unione europea persegua ostinatamente su questa strada politica che è sbagliata, controproducente e che sta diventando un suicidio soprattutto per i Paesi più esposti tra cui c’è l’Italia. A parer mio è evidente una miopia strategica da parte delle autorità europee che temo avrà effetti devastanti”.

Sarebbe doveroso che la Farnesina chiedesse conto alle autorità di Kiev di questa lista nera nella quale, da anni, vengono messi all’indice pubblicamente e dettagliatamente cittadini italiani. Se lo avesse fatto qualsiasi altro paese diverso dalla cerchia degli alleati intoccabili (Usa, Israele) ci sarebbe stata da tempo una formale protesta diplomatica. La totale indulgenza verso la fascistizzazione dell’Ucraina sta riproducendo un mostro, nel cuore dell’Europa.

Alla professoressa Di Cesare, così come agli altri cittadini italiani finiti sulla “lista nera” degli apparati ucraini, va la nostra solidarietà.

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