La lobby torna all’attacco: “per il 5G serve più elettrosmog da 6 a 61 V/m”. Butti, Governo: “siamo in ritardo, colpa di Colao!”
La lobby del 5G è tornata all’attacco. Dopo il pressing sui precedenti esecutivi Conte e Draghi per riformare una delle norme più cautelative al mondo in tema d’elettrosmog, adesso punta dritto sul Governo Meloni: per far funzionare il 5G serve l’innalzamento di + 110 volte dei limiti soglia d’irradiazione elettromagnetica: “Agire su adeguamento limiti elettromagnetici“, riporta oggi il quotidiano La Verità nelle parole di Gianluca Corti, CEO di WindTre, pronunciate ieri al forum nazionale sulle telecomunicazioni promosso da ASSTEL, il ramo TLC di Confindustria, a cui ha preso parte anche Alessio Butti, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega all’Innovazione. “L’adeguamento dei limiti elettromagnetici ai livelli in uso negli altri Paesi europei è indispensabile per la realizzazione delle reti 5G. Con le regole attuali non è possibile adeguare l’8% degli impianti attuali e nella metà degli altri impianti possiamo realizzare solo installazioni a potenza ridotta”, ha detto Corti, sottolineando come l’elettrosmog dovrebbe aumentare per un valore fisico pari ad oltre 100 volte rispetto alla media attuale dei 6 V/m, pena l’installazione di ulteriori circa 20milanuove Stazione Radio Base per un esborso stimato in 4 miliardi di euro da attingere dalle casse della Telco, sempre più vuote. “Senza un intervento sul tetto alla potenza delle antenne di telecomunicazioni che il nostro Paese si è autoinflitto, pari a un centesimo di quello in vigore in quasi tutto il mondo resta una sola alternativa teorica: l’installazione di circa 19.500 antenne nuove. Un’ipotesi impraticabile“.
Per tutta risposta il melonianoAlessio Butti, notoriamente vicino alla lobby delle telecomunicazioni come ripreso nella 33^ puntata de IL TECNORIBELLE, rubrica d’inchiesta a cura di Maurizio Martucci, si è scagliato contro l’ex ministro Vittorio Colao, reo di aver impantanato nelle sabbie mobili il 5G: “ritardi macroscopici, la Commissione europea ha già manifestato preoccupazioni al governo uscente“. In realtà l’industria della telefonia senza filo naviga in brutte acque da molto tempo, il business pare al collasso: il mercato Smartphone perde quasi il 10% all’anno, in Italia tra il 2016 e il 2020 i ricavi delle Telco sono crollati ad un “tasso medio ponderato del 2,7%, con la rete mobile in maggior affanno (-5,2%) rispetto alla fissa (- 0,3%)”. Acqua alla gola, Tim pretendeva di posticipare una rata da 1,7 miliardi, poi pagata mal volentieri e per saldare il 73% contrattualizzato con lo Stato e nella legge di bilancio 2018 per l’acquisto all’asta dei primi tre lotti di radiofrequenze del 5G, Tim, Vodafone, WindTre e Iliad hanno fatto di tutto per ammorbidire la rata da 4,8 dei 6,55 miliardi di euro fissata al 30 Settembre 2022. La questione quindi è tutta economico-finanziaria, ma ricadrebbe sulla sanità pubblica.
Sulla gravità e la pericolosità di innalzare di 110 volte l’elettrosmog per favorire il 5G, nella scorsa legislatura è stata condotta una forte battaglia parlamentare dall’opposizione (oggi assente), mentre l‘Alleanza Italiana Stop 5G ha promosso uno sciopero della fame adottato per 18 giorni da 135 cittadini e una serie di manifestazioni, l’ultima dal titolo FERMIAMO IL GOLPE ELETTROMAGNETICO diventata un cortometraggio. Numerosi anche gli appelli alla prudenza espressi da scienziati, medici e comunità internazionale. Come ripreso nel video di OASI SANA,Alessio Butti, però, si è dichiarato favorevole al passaggio per legge nei pericolosissimi 61 V/m.
CRISI DIGITALE – Sta venendo giù tutto? Conti in rosso, fallimenti e licenziamenti: l’agonia di Meta, Twitter, Amazon, 5G e bitcoin – IL TECNORIBELLE
Tra conti in rosso, licenziamenti di massa, richieste di rateizzazioni miliardarie allo Stato italiano, crac e bancarotta, una dopo l’altra Telco e big tech della Silicon Valley stanno annaspando, anzi stanno letteralmente affossando sotto i loro stessi colpi. Zuckerberg ha gli utili dimezzati e prefigura il tonfo di Meta. Rilevata per 44 miliardi di dollari Twitter, Musk ne ipotizza già il fallimento. Amazon ha bloccato le assunzioni. Acqua alla gola, Tim pretendeva di posticipare una rata da 1,7 miliardi, poi pagata mal volentieri. E 100.000 creditori al mondo sono rimasti col cerino in mano, dalle Bahamas fallita la finanza digitale di FTX: insomma, il migliore di mondi possibili incardinato dagli architetti del virtuale su 5G, social, visore ottico, palmare atipico, algoritmi e criptovalute, assume sempre più le sembianze di un grande bluff, un overpromise mondiale col botto finale. Da paura: sentita qua.
Medicina, gli effetti dell’elettrosmog sulla salute materia d’esame all’Università in un master post-lauream
Il pericolo invisibile sbarca all’università e diventa materia d’esame per un master di secondo livello in medicina integrata. “L’insieme di conoscenze che gli scienziati hanno ottenuto muovendosi all’interno del paradigma cartesiano, e successivamente di quello meccanicistico, riduzionista ed infine materialista, ha permeato la scienza occidentale e le sue mirabili conquiste. Oggi, tuttavia, non possiamo che constatare l’irreversibile crisi di questo paradigma”. La docenza è stata affidata al Prof. Maurizio Martucci nel Master di secondo livello in Medicina Integrata diretto dal cardiologo Prof. Massimo Fioranelli e promosso dall’Università degli Studi Guglielmo Marconi:“I destinatari del Master possono essere identificati in tutti gli operatori sanitari che hanno conseguito una laurea magistrale – in particolare, medici chirurghi, odontoiatri, biologi, farmacisti, psicologi, osteopati, Infermieri, fisioterapisti e in tutti quegli ‘operatori della Salute’ che, nell’ambito delle proprie mansioni e competenze professionali, si trovino nella necessità di interfacciarsi con pazienti che richiedano prestazioni della medicina integrata.“
Tutto questo nella TECNO-RASSEGNA STAMPA, il nuovo appuntamento periodico condotto dal giornalista d’inchiesta Maurizio Martucci in esclusiva su La Casa del Sole TV e interamente dedicato alla lettura delle pagine di giornali, quotidiani e riviste italiane usciti nell’ultima settimana che scrivono di futuro digitale in ogni sua declinazione.
SOMMARIO DELLE PUNTATE
7/12 – Transumanesimo, l’ultimatum di Neuralink: entro 6 mesi il primo Tecno-Uomo della storia, Elon Musk pronto pel microchip nel cervello di un essere umano. Lavoro, sesso, sport, gioco e affari nel digitale: così vorrebbero farci vivere nel Metaverso. Videogames in criptovalute, la nuova dipendenza. Dopo TFX, anche BlockFi in bancarotta: collasso bitcoin. Governo Meloni, resta lo Smart Working. Regali di Natale: 5.500 euro per Tablet, PC e Smartphone ai deputati. Entro dicembre si decide per la sovranità digitale e la rete unica TIM-Open Fiber. Trojan e microspie contro i vertici di Cassa Depositi e Prestiti. Vaticano, cyberattacco contro Papa Francesco
30/11 – Bologna, Il Presidente Mattarella inaugura Leonardo, uno dei super-computer più potenti al mondo: il gemello gestirà i dati del capoluogo emiliano? INAIL, robotica, esoscheletri e realtà aumentata entrano ufficialmente nei luoghi di lavoro. Cina, I-phone City in rivolta, ma non è tecnoribellione. Elon Musk ‘cinguetta’ con Salvini, mentre Meloni tassa Amazon e il Governo punta alla rete unica. USA, Smartphone spiati grazie a Google. Meta, processo da 4 milioni a San Marino, Zuckerberg ora trema. California, tangenti per i dati Facebook. Amore all’antica, è fuga dalle App per gli incontri on-line: meglio dal vivo.
23/11 – 5G, lo scontro Butti-Colao, il Governo Meloni vuole accelerare sul wireless e mette la mani su Open Fiber per la sovranità digitale. Italia-Cina, stop agli accordi sulla Via della Seta tecnologica. Puglia, con l’Alleanza Italiana Stop5G parte la rivolta dei cittadini contro l’installazione dell’ennesima antenna telefonica: arrivano gli ispettori dell’ASL. Crisi digitale: Meta, Twitter, Amazon, licenziamenti di massa e rischio fallimento per le Big Tech della Silicon Valley. Bicoin, il crac delle criptovalute ammonta a 32 miliardi. Privacy, Cop27: in Egitto spiati con la SuperApp? Arezzo, il Garante blocca gli ‘occhiali intelligenti’. Aosta, il Questore: ‘via lo Smartphone ai bulli’.
16/11 – La sentenza della Corte d’Appello di Torinocondanna l’INAIL a risarcire un pensionato per tumore all’orecchio dovuto all’uso prolungato di telefono cellulare in orario di lavoro. La mobilitazione dei cittadini di Imperia e Reggio Emilia contro l’installazione di nuove antenne 5G. I piani del Governo Meloni per la sovranità digitale nel progetto Minerva. Gli effetti avversi dell’iperconnessione e del mondo virtuale: suicidio, via i cellulari da scuola. I Big della Silicon Valley e il Dragone cinese, da Meta, Twitter a TikTok. La nascita del Cybero-Uomo nel transumanesimo con l’innesto di nanotecnologie nel corpo: il grafene sdoganato a Mantova.
Giappone, il ricatto ai cittadini: Identità digitale oppure perderete la sanità pubblica
Il ricatto del Grande Reset contro le libertà, i popoli e i cittadini sta volta fa tappa a Tokyo: sottoscrivete l’Identità digitale oppure perderete l’assicurazione sulla sanità pubblica! L’operazione ricatto proviene dalla My Number Card, la carta d’identità digitale giapponese avviata nel 2016, 12 numeri con foto identificativa e microchip “assegnati a tutte le persone con un record di residenza in Giappone e utilizzata per scopi amministrativi tra sicurezza sociale, tasse e prevenzione dei disastri”. Ma non tutti i giapponesi si dicono favorevoli all’iniziativa digitale, anzi: “molti temono che le informazioni possano essere utilizzate in modo improprio o che le loro informazioni personali possano essere rubate. Alcuni vedono lo sforzo My Number come una violazione del loro diritto alla privacy”.
Ufficiale: i ROBOT sono autorizzati ad uccidere l’UOMO – IL TECNORIBELLE
Automi omerici, golem per l’umanità, il testo è del 1950: “un robot è un robot. Metallo e ingranaggi, elettricità e positroni. Un cervello e una massa di ferro. Una creazione degli uomini che gli uomini possono distruggere, se necessario”. Così ‘Io, robot’, dal secondo dopoguerra libro cult di Isaak Judovič Asimov, pioniere del genere fantascientifico, padre tre leggi della robotica che – tra uomo e robot – umanamente scelse il primo, strizzando però l’occhio al secondo, purché machina delinquere non potest: “1) Un robot non può recar danno a un essere umano né può permettere che, a causa del suo mancato intervento, un essere umano riceva danno. 2) Un robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri umani, purché tali ordini non vadano in contrasto alla Prima Legge.”
Qatar 2022: i mondiali di calcio sono lo spot del Grande Reset – IL TECNORIBELLE
Gatekeeper, depistatori e strilloni sono tutti fuori pista: ‘Qatar, un paese in cui ci sono più ombre che luci’, ‘il Mondiale della morte’, ‘il Mondiale dello sfruttamento dei lavoratori’. ‘Il Mondiale delle partite senza birra in una paese in cui vige la pena di morte e i diritti umani sono calpestati. ‘L’inedito Mondiale tra novembre e dicembre in un Golfo Persico senza tradizione pallonara’. E da lì senza sosta, via discorrendo, avvantaggiati dal vuoto azzurro di Roberto Mancini, fuori l’Italia dal torneo calcistico più prestigioso al mondo: ‘boicotta FIFA Qatar 2022’, il mantra dalle curve ultrà fino alla versione edulcorata di Rosario Fiorello, tutti a dire ‘no, no, no a questi campionati’ … compresi Codacons e Famiglia Cristiana. Peccato però che lo dicano eludendo il vero bersaglio. Perché? Perché il motivo per cui bisogna criticare, denunciare e boicottare questa follia mondiale mascherata da 11 contro 11 nel piccolo emirato, sta tutta nel Grande Reset che questo torneo sfacciatamente rappresenta. E lo spacciano pure per pratica sportiva: ascoltate!
Prosegue su Eppela il progetto di raccolta fondi Processo al 5G, tutela per i cittadini promosso dall’Alleanza Italiana Stop5G con l’obiettivo strategico di intentare una serie di azioni legali finalizzate
al riconoscimento della elettro-iper-sensibilità;
ad impedire l’innalzamento dei limiti soglia d’irradiazione elettromagnetica;
Sulla piattaforma Spreadshirt, Alleanza Italiana Stop ha aperto una vetrina virtuale per consentire l’acquisto di capi d’abbigliamento e accessori (T-shirt, felpe, cappelli, sacche, borse) personalizzati Stop5G, pensati per portare ovunque con sé la consapevolezza: con l’E-shop sostieni l’autofinanziamento della rete italiana libera e indipendente contro il 5G.
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