Angela Merkel conferma le rivelazioni sul sabotaggio degli Accordi di Minsk

RT – 28/12/2022

Merkel raddoppia le rivelazioni di pace in Ucraina – RT World News

 

L’ex cancelliera tedesca Angela Merkel ha confermato ancora una volta che l’accordo di pace in Ucraina del 2014-15 che ha contribuito a organizzare aveva lo scopo di consentire a Kiev di rafforzare le sue forze armate.

Gli accordi di Minsk, mediati da Germania, Francia e Russia, avevano lo scopo di fermare i combattimenti nel Donbass e creare un percorso per la reintegrazione pacifica della regione in Ucraina. Kiev aveva promesso di attuare una riforma costituzionale per garantire l’autonomia alle Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk. L’accordo, tuttavia, non fu mai stato attuato […].

“Gli accordi di Minsk del 2014 hanno rappresentato un tentativo di dare tempo all’Ucraina”. Merkel ha detto alla rivista italiana Sette martedì. “L’Ucraina ha usato questo tempo per diventare più forte, come vediamo oggi. Il paese del 2014-15 non era lo stesso di oggi. E dubito che la NATO avrebbe potuto fare molto per aiutare l’Ucraina come fa adesso”.

L’ex presidente ucraino Pyotr Poroshenko ha dichiarato a giugno che Kiev aveva usato gli accordi di Minsk per guadagnare tempo per ricostruire il suo esercito e la sua economia. La Merkel ha fatto un punto simile questo mese, descrivendo gli accordi al quotidiano Die Zeit come un tentativo di consentire all’Ucraina di “diventare più forte”.

Mosca ha citato l’incapacità di Kiev di implementare Minsk come uno dei motivi per cui ha lanciato la sua operazione militare nello stato vicino alla fine di febbraio. Il presidente russo Vladimir Putin ha detto che le parole della Merkel dimostrano che “ci stavano mentendo e volevano solo rifornire l’Ucraina con armi e prepararla per un conflitto militare”.

Il punto di vista della Merkel sugli accordi di Minsk è stato criticato anche dal presidente serbo Aleksandar Vucic, che ha descritto le rivelazioni della sua intervista a Die Zeit come “incredibili”. Vucic ha promesso di trarre lezioni per Belgrado, che in passato ha condotto negoziati mediati dall’UE con la regione separatista del Kosovo.

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